Ritrovato dalla polizia il cosiddetto "libro mastro" della Mafia di Roma, al cui interno vi sono nomi, cifre e descrizione del tipo di tangente pagato. L'elenco dei nomi coinvolti a quanto pare sarebbe veramente molto lungo e infatti la Roma che conta inizia a tremare. Il libro mastro è stato ritrovato dai carabinieri del Ros durante la perquisizione della casa di Nadia Cerrito la moglie di Salvatore Buzzi. Da quanto si evince da questo ritrovamento tutti a Roma avevano un prezzo e di solito bisognava pagare una parte quando si avviava la pratica, il resto a conclusione.

Poi vi era anche chi aveva un vero e proprio stipendio fisso e in cambio si era messo completamente a disposizione dell'organizzazione malavitosa. C'era infine anche chi faceva richieste extra, che andavano aldilà della classica tangente, tipo case a disposizione o benefit vari. Inoltre nella sua ordinanza il giudice rivela come anche ad Alemanno sia stati fatti dei bonifici sempre successivi a decisioni favorevoli per l'organizzazione, ad esempio a quanto pare vi è stato un pagamento di 75mila euro per cene elettorali.

Sempre il 6 dicembre secondo l'ordinanza sono stati effettuati da parte delle società di Buzzi altri bonifici per un importo di 30mila euro alla "Fondazione Nuova Italia".

Anche il 17 aprile 2013 da quanto risulta dalle indagini è stato effettuato un bonifico di 15 mila euro a favore di Fabrizio Pescatori, mandatario elettorale di Alemanno. Quando in Campidoglio arriva Marino occorre trovare nuovi referenti e quindi viene contattato Franco Figurelli segretario del presidente dell'assemblea romana Mirko Coratti.

Questo viene fatto al fine di pilotare nomine, sbloccare l'aggiudicazione di un appalto e sbloccare pagamenti sui servizi sociali.

A tal fine scrivono gli investigatori che Figurelli veniva retribuito con mille euro mensili più migliaia di euro per incontrare Coratti al quale sono stati promessi 150 mila euro per sbloccare un pagamento di tre milioni di euro.

Lo stesso accadeva con Claudio Turella il quale si lamentava che gli dovevano ancora essere dati 15 mila euro dei 40 mila pattuiti secondo accordo che già erano stati ridotti visto che inizialmente dovevano essere 100 mila.