E' ripresa nella mattinata di oggi (mercoledì 17 dicembre 2014) nell'aula della Camera dei Deputati, presieduta da Laura Boldrini, la discussione generale sul ddl per le riforme costituzionali che porta la firma del ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi (Pd). Mentre al Senato della Repubblica, presieduto da Pietro Grasso, continua l'esame del ddl Stabilità 2015 che prevede anche interventi di riforma pensioni.

Riforme, amnistia e indulto: riprendono i lavori alla Camera, 26 deputati iscritti a parlare

Per la giornata di oggi i parlamentari iscritti a parlare sul ddl riforme sono 26: il dibattito in aula a Montecitorio, pertanto, si protrarrà per tutta la giornata.

Mentre nella tarda mattinata di domani (giovedì 18 dicembre) sarà aperto il voto sulle pregiudiziali di costituzionalità sul ddl riforme presentate dai gruppi parlamentari di opposizione. "Approvare il ddl riforme alla Camera entro il 31 gennaio", è questa la road map tracciata dal premier Matteo Renzi stamane all'assemblea del gruppo del Partito democratico a palazzo Madama presieduto dal senatore Luigi Zanda. Sul ddl riforme - che prevede tra l'altro anche la riforma del Senato e l'introduzione del referendum propositivo accanto a quello abrogativo - è stato stretto il Patto del Nazareno tra il premier e leader del Pd Matteo Renzi e l'ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Riforme: anche giustizia, indulto e amnistia nel Patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi?

Accordo in linea generale sulle riforme e la legge elettorale, ma anche su giustizia, amnistia e indulto, secondo i più maliziosi.

Intesa che però potrebbe essere messa a rischio dalle varie anime del Pd e del Nuovo centrodestra, visto che Renzi e Berlusconi sembra che abbiano fatto i conti senza l'oste. Sono intanto già stati bocciati gli emendamenti che proponevano modifiche alle norme costituzionali per l'approvazione di leggi di indulto e amnistia.

Quando la riforma costituzionale sarà definitivamente approvata, sarà soltanto la Camera dei Deputati a poter legiferare su amnistia e indulto; non avrà più potere il nuovo Senato. E non sarà possibile nemmeno proporre leggi di iniziativa popolare o quesiti referendari sui provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva oggi fortemente auspicati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Nel frattempo, proseguono proprio al Senato, nella commissione Giustizia presieduta da Francesco Nitto Palma, i lavori parlamentare sui ddl per amnistia e indulto 2015.

Legge Stabilità e riforma pensioni, lavori al Senato su fondi pensione e pensione anticipata

E mentre alla Camera riprendono i lavori sul ddl riforme, al Senato è in discussione il ddl Stabilità 2015 che include anche le prime modifiche legislative alla riforma pensioni Fornero in particolare sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci per i quali vengono escluse le penalizzazioni introdotte dal Governo Monti, e sulle Pensioni d'oro degli alti dirigenti di Stato, che non potranno più usufruire dei benefici introdotti con la riforma pensioni che porta la firma dell'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero.

Novità anche sulle tassazioni dei fondi pensione aumentati dal 20 al 20%, ma proprio su questo punto trattative frenetiche sono in corso in queste ore a Palazzo Madama. Si punterebbe a ridurre le tassazioni, o comunque non aumentarle, in caso di nuovi investimenti, secondo quanto ha spiegato il senatore del Pd Giorgio Santini, relatore della manovra economica e finanziaria del Governo Renzi al Senato della Repubblica.