La competizione tra al-Qaeda ed Isis sembra aumentare, ma il fronte contro cui l'Occidente deve controbattere sembra essere uno solo. Le preoccupazioni europee per un possibile attacco in grande stile contro l'Occidente aumentano di giorno in giorno. L'Italia ha intanto ripristinato i controlli alle frontiere, anche per chi proviene dai Paesi dell'area Schengen, mentre alle compagnie aeree saranno richieste le liste dei passeggeri provenienti dai Paesi delle aree a rischio.

Intanto dopo quelle dei giorni scorsi si valutano nuove espulsioni; sono 43 gli stranieri controllati ieri per aver inneggiato alla guerra santa su internet o per aver programmato viaggi in medio oriente nelle aree in cui è presente l'impegno del califfato islamico.

Rimpatriato un pakistano accusato di aver diffuso video jihadisti di propaganda, in attesa di un decreto con le nuove misure il cui varo è previsto proprio oggi. È previsto l'innalzamento delle pene per chi si arruola tra i combattenti islamici all'estero e per chi organizza questi viaggi, poi anche maggiori controlli sui siti internet islamisti.

Inoltre procedure più rapide per le espulsioni ed il coordinamento delle indagini sul terrorismo affidato ad un unico ufficio giudiziario inquadrato nella procura nazionale antimafia. Sarebbero queste le procedure straordinarie previste nel decreto atteso oggi nel Consiglio dei Ministri. Nuovi strumenti contro il terrorismo vengono richiesti anche dal Copasir, comitato di controllo sui servizi segreti.

Tutti sono concordi sul fatto che servano più uomini, più risorse tecnologiche e maggiori poteri per gli agenti sotto copertura, o meglio si valuta un "allargamento delle garanzie funzionali", cioè quelle che tutelano gli 007 quando per ragioni di missione sono costretti a violare la legge. Sembra essere il caso della "licenza di uccidere" di James Bond.

Il Copasir richiede anche nuove norme sulla presenza degli italiani nelle zone a rischio per svariati motivi, dopo il rapimento delle due cooperanti in Siria.

Secondo le indiscrezioni, anche le misure relative all'intelligence potrebbero rientrare nel decreto atteso in giornata, mentre è già operativo da ieri il rafforzamento dei controlli alle frontiere ordinato dal ministero dell'Interno.