Dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, il nuovo Presidente della Repubblica verrà scelto da 1.009 grandi elettori: si tratta di 630 deputati, 321 senatori (inclusi i senatori a vita che sono 6) e 58 delegati delle Regioni. Questi ultimi comprendono i presidenti di regioni con un membro della maggioranza e uno dell'opposizione: solo la Valle D'Aosta ha un solo elettore. Le operazioni saranno effettuate con voto segreto e si procederà con questo ordine: prima i senatori, poi i deputati ed infine voteranno i grandi elettori delle regioni.

Elezione Presidente Repubblica: doppio quorum e maggioranza richiesta, quando sarà eletto, cosa succede dopo l'elezione

Per le prime tre votazioni il nuovo Capo dello Stato è eletto se supera i due terzi dei voti possibili: pertanto, il quorum si raggiunge a quota 673.

A partire dalla quarta votazione, il quorum si abbassa: basterà la maggioranza assoluta e, quindi, 505 voti. Tale meccanismo ha permesso in passato l'elezione del Presidente della Repubblica al primo turno (successe così per Carlo Azeglio Ciampi e per il secondo mandato di Giorgio Napolitano), mentre in altre votazioni, non essendoci accordo tra i partiti politici, furono necessarie svariate votazioni (Giovanni Leone nel 1971 venne eletto al 23° scrutinio).

Attualmente, numeri alla mano, il partito di maggioranza, il Partito Democratico di Matteo Renzi, ha 445 grandi elettori a favore: con le forze centriste e del Nuovo centro destra raggiunge i 600 voti. Per questo motivo Renzi punta tutto alla quarta votazione avendo, tra l'altro, ordinato ai suoi grandi elettori di votare in bianco per tre votazioni.

In base ai numeri, si possono fare previsioni su quando si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica: la prima votazione è in programma nel pomeriggio di giovedì 29 gennaio, venerdì 30 gennaio sono in previsione due votazioni. La quarta votazione è prevista per sabato 31 gennaio: dunque in questa è probabile che venga fuori il nome del nuovo Capo dello Stato che assumerà i poteri nel momenti in cui presterà giuramento alla Costituzione davanti al Presidente della Camera, Laura Boldrini e del Senato, Pietro Grasso.

Votazioni Capo dello Stato, ecco i candidati

A meno di due giorni dall'inizio delle votazioni, il cerchio dei candidati si restringe a 3-4 nomi: Sergio Mattarella, di provenienza democristiana, è giudice della Corte Costituzionale; Piero Fassino, già ministro per due volte, è stato segretario nazionale dei Democratici di sinistra nel 2007.

Attualmente è sindaco di Torino e presidente dell'Anci; Giuliano Amato, già premier dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001, attualmente è giudice della Consulta; Pier Carlo Padoan, attuale ministro dell'Economia. Salgono le quotazioni di Sergio Chiamparino, Graziano Del Rio, Pierferdinando Casini ed Anna Finocchiaro, l'unica donna al momento candidabile.