Il governo Renzi è molto impegnato su diversi fronti, dalla riforma delle Pensioni a quella della Scuola fino a quella relativa al fisco. Vediamo di seguito come il presidente del consiglio Matteo Renzi si muoverà per riformare il sistema Italia.

Riforma delle Pensioni

La riforma delle pensioni è l'obiettivo principale del governo. Si cercherà di rivedere il sistema previdenziale cercando di renderlo più flessibile allo scopo di risolvere diverse questioni in discussione già da diversi mesi. Si stanno valutando piani di uscita anticipata come ad esempio il prestito pensionistico, il raggiungimento di quota 100 e un sistema di calcolo contributivo per tutti con eventuale uscita dal lavoro a 62 anni con un'età di contribuzione pari a 35 anni.

Si parla insistentemente anche di una probabile uscita con 41 anni di contributi senza alcuna limitazione di età anagrafica. Si cercherà di risolvere, quanto prima, la problematica dei quota 96, quei lavoratori del comparto scuola che ancora sono in servizio nonostante il raggiungimento dei requisiti pensionistici. Tutto questo dipenderà anche dall'incontro importante che si terrà tra il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Tito Boeri. Quanto detto finora certamente troverà due ostacoli da superare, il ministero dell'Economia e, soprattutto, l'Unione Europea.

Riforma del Fisco

Intanto, il governo Renzi si appresta a riformare il fisco dopo le polemiche che si sono susseguite nelle scorse settimane.

Ricordiamo che la nuova riforma del fisco mira a stabilire che, in caso di evasione fiscale al di sotto del 3 percento dell'imponibile (la percentuale può variare) non è prevista alcuna sanzione penale. Lo stesso Renzi ha evidenziato che 'non verranno fatti sconti a nessuno. Tutti sconteranno la pena fino all'ultimo giorno.

Il decreto sarà inserito nel pacchetto fiscale del 20 febbraio'.

Riforma della Scuola

Anche la scuola sarà cambiata con un'apposita riforma che sarà quasi certamente approvata nel mese di febbraio. Si prevedono, infatti, le assunzioni di 150mila docenti già a partire da settembre 2015. Altri provvedimenti riguarderanno l'eliminazione delle supplenze brevi; saranno concessi dei premi per gli insegnanti più meritevoli; sarà potenziato l'insegnamento di diverse materie come le lingue straniere, l'informatica e la musica.