Per le Elezioni politiche 2015 in Grecia si voterà il 25 gennaio. Secondo gli ultimi sondaggi elettorali c'è la conferma di un considerevole vantaggio da parte del partito della sinistra radicale Syriza del leader Alexis Tsipras, sulla forza politica Nuova Democrazia dell'ex Premier Samaras, che per l'appunto vinse le elezioni in Grecia del 2012. Risultato che sarà dunque invertito nel 2015 secondo i sondaggisti, e qualcuno paventa addirittura che alla vittoria delle elezioni Grecia 2015, il partito greco di Tsipras potrebbe conquistare quella maggioranza assoluta che eviterebbe la ricerca di alleanze per governare in Parlamento.

Sondaggi Elezioni Grecia 2015: come e perchè Syriza potrebbe andare al Governo senza coalizione

A questo punto gli elettori di Tsipras staranno facendo gli scongiuri, perché l'obiettivo primario è vincere le elezioni politiche, poi pensare alla percentuale di consensi come risultato del voto, ma se vogliono che la Grecia cambi la posizione di Paese dominato dalla Troika europea, non può che sperare in una vittoria che regali a Syriza la maggioranza assoluta, ovvero almeno 151 seggi compreso il premio alla lista.

Gli ultimi sondaggi elettorali targati GPO hanno indicato il partito di Tsipras al 30,4% contro Nuova Democrazia al 26,4%. Ma è anche vero che l'Università di Macedonia allarga il vantaggio a oltre 6 punti, attestando Syriza al 33,5% e ND solo al 27,0%.

Determinare la maggioranza assoluta non è calcolo possibile al momento basandoci sulle percentuali, ma sappiamo che sarà necessario conquistare almeno 101 seggi che con il premio alla lista che ne vale altri 50, consentirebbe a Syriza di ottenere 151 seggi sui 300 totali del Parlamento greco. Possibile? Sì, ma diciamo che per sperare nel colpaccio, Tsipras deve puntare almeno al 35% dei consensi nel voto del 25 gennaio 2015 per queste elezioni in Grecia, fatto che se accadesse, creerebbe molto malcontento all'Europa della Troika.

Per quanto concerne la situazione degli altri partiti, la novità nello scenario politico greco attuale è costituito da To Potami, il partito che tradotto in italiano vuol dire 'Il Fiume', è stato fondato appena 1 anno fa e secondo i Sondaggi politici potrebbe raccogliere il 7%. Il suo leader è un noto presentatore della tv greca, Stavros Theodorakis, che si piazza al Centro politicamente parlando, e dunque risulta avere idee europeiste.

I socialisti del Pasok che erano la terza forza politica di Grecia dopo le elezioni del 2012, hanno perso pezzi per strada e dovrebbero prendere un 5% ma senza l'ex leader Papandreu che ha fondato l'anno scorso il partito Kinima che a stento raggiungerà la soglia di sbarramento del 3%. Tutti ricorderanno la sorpresa Alba Dorata, partito neonazista (anche se i loro esponenti si dichiarano nazionalisti), che conquistò nel 2012 il 7% dei voti, ma che attualmente è accreditato di un 5% circa, in lotta con il Pasok e il Partito Comunista di Grecia (Kke) come quarta forza politica. A chiudere oltre a Kinima già citato, dovrebbero esserci anche i Greci Indipendenti di Anel entrambi rischiano di non entrare in Parlamento.