Mentre impazza il caos sulla legge elettorale con il Patto del Nazareno che tiene, nonostante una minoranza Pd e una piccola fronda in Forza Italia che cerca di opporsi a Renzi e Berlusconi, continua la pubblicazione di Sondaggi politici elettorali. Oggi 22 gennaio 2015 metteremo a confronto le ultime intenzioni di voto rilevate dagli istituti Datamedia e Tecnè: a seguire per ognuno dei sondaggi elettorali, le variazioni percentuali rispetto alla precedente rilevazione.

Sondaggi politici elettorali al 22/01/2015, intenzioni di voto Datamedia: crolla il PD

  • PD 35,7%
  • M5S 18,5%
  • Lega Nord 13,7%
  • Forza Italia 13,0%
  • Sinistra Ecologia Libertà 4,0%
  • Nuovo Centrodestra 3,3%
  • FDI-AN 2,4%
  • Unione di Centro 1,0%
  • Altri partiti 8,4%

La variazione più sensibile riguarda il calo del Partito Democratico che in un mese perde l'1,1%, al contrario il secondo partito politico italiano Movimento 5 Stelle, guadagna lo 0,4%.

In un mese la Lega Nord si conferma terza forza politica guadagnando lo 0,2%, resta dunque alle sue spalle Forza Italia che fra l'altro scende ancora dello 0,2%. Tra i partiti minori troviamo SEL e il NCD che salgono dello 0,1% e si mantengono sopra la nuova soglia di sbarramento del 3%, recupera lo 0,4% Fratelli d'Italia mentre stabile è UDC, se si votasse oggi alla Camera, entrambi non conquisterebbero alcun seggio.

Sondaggi politici elettorali al 22/01/2015, intenzioni di voto Tecnè: giù PD e Lega, sale il M5S

L'ultimo sondaggio era stato effettuato 2 settimane fa, pertanto nel noto 'chi sale e chi scende', faremo riferimento a questo periodo di circa 14 giorni.

  • Partito Democratico 35,0%
  • Movimento 5 Stelle 20,0%
  • Forza Italia 15,0%
  • Lega Nord 13,0%
  • NCD-UDC 4,0%
  • SEL 4,0%
  • Fratelli d'Italia-An 3,0%
  • Altri partiti 6,0%

Pericolosa tendenza ribassista quella intrapresa dal PD che perde addirittura il 2%, di contro sale del 1% il consenso del M5S che dunque recupera un 3% totale in sole due settimane.

In controtendenza con molti altri sondaggi elettorali, l'istituto Tecnè stima in discesa del 1% la Lega Nord mentre Forza Italia rimane stabile e dunque riallunga. Tra le forze politiche minori, invariati i dati per l'alleanza Nuovo Centrodestra-Unione di Centro e FDI-AN, cresce del 1% invece SEL. Alla luce di queste rilevazioni, sarebbero 7 i partiti a raggiungere (superare) la soglia di sbarramento del 3% e poter quindi entrare alla Camera.

Ultimi sondaggi politici elettorali a confronto del 22/01/2015: Datamedia e Tecnè

Come avete avuto modo di notare, il comune denominatore delle intenzioni di voto dei 2 istituti è costituito dal crollo del Partito Democratico, probabilmente a causa dei continui contrasti tra Renzi e la minoranza dem, e più a lungo termine per un'operato del Governo non proprio convincente, soprattutto nei provvedimenti economici.

Risale il M5S proprio perchè di solito in momenti di caos come quelli che stanno attraversando Forza Italia e PD, sono i partiti di protesta che rappresentano meglio gli italiani. Dato contrastante sulla Lega per quanto concerne il trend, ma se si guarda il dato in sè, le percentuali Tecnè e Datamedia sono relativamente vicine. Su Forza Italia in effetti è il numero a differire del 2%, e poi c'è da capire chi sta davanti fra le due forze politiche di Centrodestra.