Dopo anni di rinvii e di polemiche, sono cambiate le disposizioni riguardo le responsabilità civile dei magistrati. La procedura per chi ha subito un danno per ritardo, con dolo, per colpa grave, per rifiuto, od a causa di un'omissione riguardo un atto giudiziario, resta indiretta. In tal caso il cittadino potrà citare lo Stato, che dovrà rivalersi sul magistrato. Tuttavia, rispetto alle vecchie regole, aumenteranno le possibilità di fare ricorso; il cittadino potrà chiedere ausilio allo Stato per violazione manifesta delle leggi e per travisamento dei fatti e delle prove.

Errori questi che potrebbero costare al magistrato fino alla metà, e non più un terzo, del proprio stipendio annuale. Le novità non sono finite quì, in quanto scomparirà il filtro di ammissibilità dei ricorsi, ergo sarà previsto l'annullamento dei controlli preliminari riguardo la domanda di risarcimento, che il cittadino peraltro potrà presentare entro tre anni e non più due, dal momento in cui ha subito il danno.

Soddisfatto il ministro Orlando, ma non si tratta di riforme anti-giudici

Di legge contro le toghe ha parlato Rodolfo Sabelli, il presidente dell'ANM (Associazione Nazionale Magistrati): "Il segnale è che in Italia la giustizia ha un problema, ma questo problema non è la corruzione, il falso bilancio, i processi che non si fanno per mancanza di personale.

Questo problema sono i magistrati secondo il governo". Il ministro Orlando, che ha portato a casa il risultato, ha parlato di passaggio storico, ma ha lasciato comunque la porta aperta ai magistrati: "Valuteremo gli effetti e siamo pronti a correggere alcuni punti". La maggioranza è intanto soddisfatta, ha commentato così David Ermini del Partito Democratico: "E' una norma che facilita l'accesso dei cittadini contro i casi di cattiva giustizia, o di delegata giustizia e soltanto contro questi casi".

Dal Nuovo Centrodestra la pensa in tal modo Enrico Costa: "E' una riforma che non intimidisce affatto la magistratura, bensì si tratta chiaramente di una risposta a quei cittadini che meritano di vedere risarcito il loro danno". Più attenzione ai cittadini e meno alle rivendicazioni della magistratura aveva chiesto Forza Italia. Mara Carfagna ha tuttavia riferito ai giornalisti: "E' sicuramente un passo in avanti e che va nella giusta direzione, ma rischia di essere un provvedimento più di apparenza che non di sostanza".