Quale sarà l'orientamento del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in materia di riforma della giustizia 2015 già messa in cantiere dal Governo Renzi. Quale sarà l'atteggiamento in materia di sovraffollamento carceri, amnistia e indulto? Il nuovo Capo dello Stato seguirà le orme del predecessore, Giorgio Napolitano, che ha sollecitato le misure straordinarie di clemenza previste dalla Costituzione o asseconderà le posizioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro della Giustizia Andrea Orlando che dicono no a indulto e amnistia in quanto ritengono "già superata l'emergenza carceri"?

Il nuovo Presidente della Repubblica, garantista e mai giustizialista, era in Parlamento nel 2002 ad applaudire l'appello di Papa Giovanni Paolo II per provvedimenti di clemenza c'era anche quando il Parlamento votò l'indulto 2006. E i rapporti tra politica e magistratura, incrinati da una lunga stagione di diatribe e polemiche, miglioreranno un po' con un nuovo presidente del Consiglio superiore della magistratura come Sergio Mattarella?

Mattarella nuovo Presidente della Repubblica, Cantone: 'Saprà archiviare scontri sulla giustizia'

"Con un presidente così - ha affermato in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano L'Avvenire, Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione - politici e magistrati non hanno più alibi.

Sarà un ottimo presidente del Csm, perché - ha aggiunto Cantone commentando l'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale e le sue influenze sulla giustizia - al di fuori delle logiche della politica ma anche con la capacità di muoversi con l'autorevolezza che gli deriva dalla sua storia, che è storia - ha sottolineato il magistrato - di garanzia.

Tutelare i valori di indipendenza della giurisdizione non necessariamente significa - ha proseguito - tutela dei magistrati che qualche volta possono anche sbagliare e andare fuori dal seminato".

Riforme, giustizia, Pa, il ministro Boschi (Pd): 'Ottimo un Presidente come Mattarella'

"Con un governo come il nostro che sta cambiando la Costituzione, la Pubblica Amministrazione, la giustizia, un governo fatto in gran parte da giovani - ha detto il ministro per le Riforme e i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, ospite oggi de L'Arena su Rai 1, parlando dei motivi che hanno spinto Renzi a indicare Mattarella per il Quirinale - serviva al Colle una figura di garanzia, un arbitro imparziale, capace anche di dirci, quando sbaglieremo, che stiamo sbagliando.

Quando abbiamo proposto Mattarella - ha aggiunto il l'esponente del Governo Renzi - c'è stato subito consenso molto ampio: è una persona perbene, un politico solido, ma anche un grande giurista e conoscitore della Costituzione. E si è visto al momento del voto - ha sottolineato la Boschi (Pd) - con una maggioranza molto ampia".

Quirinale, Storace (La Destra): 'Auguri a Mattarella, ora elimini il reato di vilipendio'

"Al nuovo capo dello Stato, Sergio Mattarella rivolgo un saluto sincero, augurandomi - ha scritto oggi nell'editoriale online pubblicato da Il Giornale d'Italia, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio - che voglia portare a compimento una riforma auspicata dal suo predecessore, che però si premurò - secondo Storace alla cancellazione del reato di vilipendio al presidente della Repubblica per il quale è già stato condannato - di non voler condizionare le decisioni di chi sarebbe venuto dopo di lui".