Sono state approvate in Aula alla Camera due mozioni sul riconoscimento della Palestina. Le due mozioni - una promossa dal Pd, l'altra da Alleanza Popolare con l'Ncd e Scelta Civica - sono diverse su un punto cruciale, perché quella dei centristi subordina il riconoscimento dello Stato palestinese all'intesa politica tra le due componenti di Al Fatah e Hamas, e al conseguente riconoscimento dello Stato di Israele.

Questa mattina, aprendo in Aula il dibattito dedicato alla politica estera dell'Esecutivo, il ministro degli esteri Gentiloni aveva detto che il governo è "favorevole al riconoscimento della Palestina", aprendo così la strada alla convergenza tra Pd e Sel, dopo un paio di settimane di polemiche sull'argomento, soprattutto nel Partito Democratico.

Un argomento arrivato in discussione nel Parlamento italiano anche sull'onda di analoghi atti parlamentari, a partire dalla risoluzione con cui il Parlamento europeo, nel dicembre scorso ha votato per il riconoscimento "in linea di principio" di uno Stato di Palestina. Anche i Parlamenti di Gran Bretagna, Francia e Spagna hanno votato nelle scorse settimane mozioni che vanno nella stessa direzione. Mozioni non vincolanti per i governi ma significative nel dibattito politico.

Il dibattito nel Pd

Il Pd da qualche settimana ha avviato un dibattito al suo interno, dividendosi tra chi riteneva inopportuno schierarsi decisamente per lo Stato palestinese in questo momento e chi invece considerava necessario un riconoscimento esplicito.

I contrari ritenevano inopportuno e anche inutile - perché meramente orientativo - un voto parlamentare, visto che tra poco in Israele si vota e lo scontro tra il Likud del premier Netanyahu e i laburisti - alleati con i centristi - è particolarmente acceso. Secondo questi parlamentari una posizione netta del nostro Paese danneggerebbe lo schieramento israeliano più favorevole alla pace e al negoziato ed aiuterebbe indirettamente Netanyahu, che potrà fare campagna elettorale anche su questo, temono parlamentari del Pd come Lia Quartapelle.

Anche il premier Renzi, la scorsa settimana, quando venne rimandato il dibattito sul tema in corso oggi, disse che il rinvio era "opportuno" anche perché "questa vicenda è strumentalizzata anche in Israele".

I favorevoli al riconoscimento immediato dal canto loro richiamano le posizioni favorevoli al riconoscimento dello Stato palestinese di intellettuali palestinesi come Amos Oz, David Grossman ed Abraham Yehoshua, secondo i quali una scelta dei Parlamenti nazionali in questa direzione "aiuterebbe" il processo di pace tra Israele e Palestina.

Il voto di oggi

Alla fine l'approvazione in Aula di due diverse mozioni (quella del Pd che invita il governo a "continuare a sostenere in ogni sede l'obiettivo della Costituzione di uno Stato palestinese" e quella di Ap-Ncd-Scelta civica che considera prioritario il riconoscimento da parte di Hamas di Israele) mostra che il nodo politico per la maggioranza non è sciolto. I favorevoli alla mozione Pd sono stati 300, con 45 contrari. Quelli alla mozione dei centristi sono stati 237, con 84 contrari.