Intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione Rai "In mezz'ora" - sforata oggi di almeno otto minuti - il Presidente del Consiglio Renzi ha risposto anche ad una domanda su Maurizio Landini e sulle sue dichiarazioni di oggi al Fatto Quotidiano. Nell'intervista - in cui il quotidiano diretto da Marco Travaglio attribuisce al segretario della Fiom l'espressione "è tempo di sfidare Renzi" - Landini ha ripetuto un concetto che ripete da tempo: l'opposizione alle politiche sociali non condivise si farà "a tutti i livelli" - da quello sindacale a quello politico fino a quello giudiziario.

Quello di Landini è un punto di vista sul modo di fare sindacato, su come lavora una organizzazione sindacale, che deve essere a suo avviso in grado di rappresentare interessi vasti. E - alla domanda se stia pensando ad una organizzazione politica - risponde che questa sarebbe "una semplificazione". Stavolta però non c'è stata la tradizionale smentita a un suo diretto coinvolgimento. E dunque 'Il Fatto' ha scelto di fare il titolo su questo tema. Facile per il premier rispondere, usando la sua tradizionale oratoria: non è Landini a lasciare il sindacato, ma semmai il sindacato a lasciare Landini, visto che il progetto di Marchionne - che è stato avversato in tutti i modi dalla Fiom - sta effettivamente partendo.

E allo sciopero indetto dai metalmeccanici Cgil presso lo stabilimento di Pomigliano contro la richiesta di straordinari il sabato hanno aderito solo cinque lavoratori su 1478.

In verità lo sciopero indetto dalla Fiom non era contro lo straordinario, ma perché quel turno - necessario per fronteggiare un aumento di produzione, elemento certamente positivo- fosse coperto dai lavoratori in cassa integrazione o in contratto di solidarietà.

A Pomigliano infatti, oltre ai 2400 lavoratori che hanno ripreso a lavorare, ce ne sono circa 2000 in contratto di solidarietà - che lavorano in media cinque giorni al mese - e altrettanti in cassa integrazione. La richiesta di fare tre sabati di straordinario - il prossimo sarà il 28 febbraio - avrebbe essere rivolta - a giudizio del sindacato - a quelli che portano a casa lo stipendio più basso.

In ogni caso lo sciopero è andato male davvero. E Renzi - nella intervista ad Annunziata - si è chiesto retoricamente se le persone portate in piazza contro il Jobs Act nei mesi scorsi non fossero - nella mente di Landini - il futuro elettorato di una formazione politica a sinistra del Pd che il segretario Fiom avrebbe in mente da tempo. Vedremo se Landini domani tornerà a smentire, o se davvero si prepara a costruire la Syriza italiana.