Il Governo Renzi ha preferito rinviare il pacchetto di riforme della scuola annunciato, per la discussione, nel Consiglio dei ministri di venerdì 27 febbraio 2015. La nuova data della Buona Scuola sarà martedì prossimo, il 3 marzo. Anche se dal Ministero dell'Istruzione fanno sapere che è tutto pronto, anche la consueta spiegazione dei decreti della riforma sulla scuola tramite le slide. Tuttavia, piccole modifiche alle indiscrezioni finora trapelate sono possibili fino all'ultimo momento: infatti, nella giornata di oggi, è previsto un incontro tra il Premier, Matteo Renzi ed il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini.

Ma si farà il punto della situazione anche sugli argomenti degli ultimi giorni: oltre alla scuola, anche il fisco, l'ambiente e la Rai nell'incontro fissato per il pomeriggio di oggi presso la sede Pd del Nazareno.

Decreti riforma scuola, perché è stato spostato il Consiglio dei ministri al 3 marzo?

Tra le motivazioni dello spostamento del Consiglio dei ministri sulla riforma della scuola, voci di corridoio vorrebbero che nei decreti, possa essere presa in considerazione la questione delle scuole paritarie. Ai genitori degli studenti iscritti a queste scuole, verrebbe assicurata la detrazione fiscale, ipotesi non smentita dallo stesso ministro Giannini che ha assicurato che il punto centrale della riforma, l'assunzione dei docenti precari, non subirà variazioni in base alla nuova data del Consiglio dei ministri.

Eppure, secondo il Movimento 5 Stelle, è proprio la questione della stabilizzazione dei precari il motivo del rinvio: secondo i grillini, infatti, al Miur non sanno ancora con esattezza, quanti sono i docenti da assumere e per quali materie.

Governo Renzi, slittato anche il pacchetto fisco

Rinviata anche la discussione del pacchetto fisco: i decreti attuativi relativi al catasto, alla fatturazione elettronica, alla super tassa sui giochi e al ruling internazionale verranno posticipati di almeno una settimana. In mezzo, l'ipotesi proprio di una ulteriore super tassa sui giochi: un miliardo di euro aggiuntivo da applicare alle vincite sulle slot machine.