Sergio Mattarella, dodicesimo presidente della Repubblica, a fronte del giuramento alla Repubblica Italiana pronuncia parole emozionanti, ma a tratti anche pesanti nel parlare dei problemi che affliggono l'Italia. Nel suo discorso, il nuovo presidente spinge tutti i cittadini verso la speranza, la resistenza, il lavoro e la famiglia, mattoni solidi della Costituzione Italiana. Inoltre ha annunciato il modo in cui svolgerà il suo ruolo, puntando il dito contro la mafia e la corruzione politica. Ha annunciato di voler essere un "arbitro" imparziale tra le diverse istituzioni politiche e sociali e che si metterà al servizio dell'Italia intera, che ha bisogno di riforme istituzionali ed economiche ad ogni costo.

Sergio Mattarella ha garantito che sosterrà tutte le riforme di cui il nostro Paese ha bisogno, per potersi così adeguare alla democrazia dell'Europa intera. Il nuovo presidente della Repubblica durante il suo discorso, tenuto nell'aula di Montecitorio, ha più volte voluto sottolineare quale fosse il ruolo di presidente: garantire la puntuale applicazione delle regole e garantire il rispetto della Costituzione. Durante il suo discorso, durato circa 35 minuti, Mattarella ha ottenuto una standing ovation di applausi, che sono scattati ad ogni suo minimo concetto.

In un secondo momento il presidente ha anche affermato che, per poter garantire e far rispettare la Costituzione, è bene garantire anche il diritto allo studio, poiché tutto parte da ciò che la scuola è in grado di insegnare ai suoi alunni, promuovendo la cultura e la ricerca.

Sergio Mattarella punta anche alle pari opportunità per le donne e per chi ha delle disabilità. Per Mattarella, fondamentale è mettere "al centro del villaggio" la Chiesa, per poter rappresentare i cittadini anche nella loro esistenza di uomini, a prescindere dalle difficoltà che li attanagliano.

"La lunga crisi ha inferto ferite al tessuto sociale del nostro Paese...

Ha aumentato le ingiustizie. Ha generato nuove povertà. Ha prodotto emarginazione e solitudine. Le angosce si annidano in tante famiglie per le difficoltà che sottraggono il futuro alle ragazze e ai ragazzi. Il lavoro che manca per tanti giovani, la perdita di occupazione, l'esclusione, le difficoltà che si incontrano nel garantire diritti e servizi sociali fondamentali".

È a causa dei motivi elecati dal presidente che si cercherà, afferma lui stesso, di avvicinare le istituzioni al popolo. Per far sì che questo accada, Mattarella afferma: "Lavorerò senza sosta nei prossimi sette anni."

Il presidente mette al primo posto i cittadini e afferma che il Quirinale non è solo luogo di politica italiana, ma è la casa degli italiani che hanno bisogno di ritrovare il senso dell'unità d'Italia. Speriamo solo che queste non siano sole tante belle parole e che tutto ciò che Sergio Mattarella promette oggi, lo manterrà nel domani con altrettante azioni. Ormai l'Italia, afflitta da una grande e grave crisi, ha solo bisogno di azioni e non più di futili parole.