Senza alcun colpo di scena, la Cassazione ha assolto Silvio Berlusconi dall'accusa di concussione per costrizione e di prostituzione minorile. Non sono bastate le intercettazioni telefoniche, le testimonianze delle olgettine pentite, i bonifici bancari sui conti delle ospiti di Arcore, per condannare Silvio Berlusconi. Oggi, alla fine dei giochi, viene da pensare che tutto il marciume che ha alimentato il caso Ruby è stato montato solo per dare rilevanza mediatica ai danni dell'ex presidente del Consiglio.

Come sono andati i fatti

Per chi si fosse perso qualche puntata della serie Ruby - Ruby bis e Ruby ter facciamo un breve riassunto della storia, fino ad arrivare ai giorni odierni.

La notte tra il 27 e il 28 maggio del 2010, al capo di gabinetto della Questura di Milano Pietro Ostuni, arriva una telefonata, dell'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che chiede di rilasciare Ruby perché nipote del presidente egiziano Mubarak.

È il 27 maggio 2010 e Ruby viene denunciata dalla sua compagna di stanza per averle rubato diversi gioielli e 3 mila euro. Arriva la polizia che si affretta a portare la ragazza negli uffici di via Poma. In serata viene trasferita in questura. La ragazza si chiama Karima, è nata nel Marocco e ha 17 anni. Dopo aver espletato tutte le procedure, la dottoressa Fiorillo decide di trasferire la minorenne in comunità. Le strutture sono tutte occupate e la marocchina viene trattenuta ancora in questura.

Alle 23.50 arriva la telefonata di Berlusconi, e la scena cambia. Pietro Ostuni ordina di rilasciare la ragazza perché è parente del presidente egiziano Mubarak.

A mezzanotte giunge Nicole Minetti, che preleva Ruby dalla questura e la prende in affidamento. Poco dopo lascia la ragazza in compagnia di una sua amica e al telefono con Silvio Berlusconi.

Qualche giorno dopo Ruby finisce di nuovo in questura, questa volta viene mandata in una casa famiglia.

La cassazione assolve Silvio Berlusconi

Il processo Ruby si è chiuso con l'assoluzione di Silvio Berlusconi dopo nove ore di consiglio. In primo grado il leader di Forza Italia fu condannato a sette anni, poi assolto in appello. Bisogna attendere un mese per conoscere le motivazioni che hanno portato i giudici all'assoluzione. Silvio Berlusconi è contento e pronto a tornare in campo.