Il Senato ha approvato il disegno di legge sul "divorzio breve", in base al quale saranno necessari, per giungere alla sentenza di divorzio, solo 6 mesi di separazione, in caso di procedura consensuale, e 1 anno in caso si divorzio giudiziale. A quarant'anni dall'introduzione della legge sul divorzio in Italia, verranno così drasticamente ridotti i tempi per lo scioglimento del matrimonio, attualmente fissati in 3 anni.

Divorzio breve: come funzionerà

La riduzione dei tempi di separazione non è l'unica novità introdotta dal nuovo disegno di legge sul divorzio breve, che si occupa anche delle regole riguardanti l'affidamento dei figli e lo scioglimento della comunione dei beni che decorrerà già dal momento in cui il giudice autorizzerà la separazione della coppia, mentre attualmente la comunione dei beni rimane in vigore fino alla pronuncia della sentenza di divorzio.

Non è passata, invece, la modifica introdotta in sede di Commissione, che introduceva la possibilità del divorzio immediato per le coppie consenzienti e senza figli. L'emendamento è stato, infatti, stralciato in seguito alle proteste del Nuovo Centro Destra e di una parte del Partito Democratico, che non esclude di riproporre la modifica con un ddl ad hoc. Il ritiro della proposta sul divorzio immediato da parte del PD è stato spiegato dal capogruppo, Luigi Zanda, con la volontà di eliminare un possibile elemento di scontro parlamentare che avrebbe potuto allungare i tempi di approvazione, rischiando di far incagliare il disegno di legge, mettendo così a rischio anche la novità del divorzio breve.

Divorzio breve: i tempi per l'approvazione della legge

Il ddl, approvato in Senato con 228 voti favorevoli, 11 contrari e 11 astenuti, dovrà ora ritornare alla Camera per un terzo passaggio, resosi necessario in seguito ad alcune modifiche al testo apportate nel corso dell'esame a palazzo Madama. Tra queste, la più importante consiste nel fatto che i tempi di separazione decorreranno dalla data di comparizione della coppia in Tribunale, e non dalla notifica dell'atto, come previsto dal testo uscito dalla Camera. Questo terzo passaggio potrebbe fare allungare i tempi per l'approvazione delle legge, prevista entro l'estate.