Continua lo scontro tra le autorità e la sicurezza nazionale per lottare contro il terrorismo. Le ultime novità sul Dl Terrorismo vanno a colpire il web e i contenuti digitali di possesso degli utenti, sembra che si andranno a colpire in particolar modo i dati di navigazione. Andiamo a vedere di seguito tutte le decisioni approvate dalla Commissione parlamentare.

Il primo dato che salta agli occhi è quello che riguarda il trattamento dei dati sensibili degli utenti che navigano in rete. Secondo quando deciso in commissione, la Polizia potrà da remoto accedere alle conversazioni e a tutti i dati presenti all'interno di un determinato terminale.

Le stesse autorità sono anche autorizzate a poter eseguire delle intercettazioni all'interno della rete. Al centro del decreto legge si trovano anche i provider che offrono i servizi di connettività internet che sono obbligati ad oscurare ogni contenuto che risulta essere collegato ad atti terroristici. Scatta l'arresto per l'uso della rete con mezzo di propaganda o con fine di arruolamento.

Il Pubblico Ministero sarà autorizzato a poter gestire i dati di navigazione fino a 24 mesi. All'interno del testo è stato prescritto anche l'inasprimento delle pene per gli scafisti che subirebbero l'arresto in flagranza di reato. Altre pene che vanno dall'arresto alle ammende amministrative vengono prescritte per chi detiene miscele esplosive.

Tutti coloro che cercheranno di introdurre o distribuiranno materiale esplosivo non certificato all'interno del territorio italiano potranno essere puniti con un ammenda fino a mille euro e fino a un anno e mezzo agli arresti. Altri provvedimenti riguardano l'innalzamento del livello di sicurezza e di controllo sul territorio per cui sarebbe previsto l'incremento del numero dei membri delle forze armate.

Secondo il testo approvato dalla Commissione sono previste altre 300 unità che si occupino del controllo del territorio e l'assunzione di 150 allievi Carabinieri che verranno assunti tra i vincitori a concorso del 2010. Altro investimento previsto è quello economico che vedrà entrare nelle casse dell'operazione "mare sicuro" 40 milioni di euro.