A Roma, dal palco di Piazza del Popolo, il leader della Lega Matteo Salvini ha sfidato l'attuale governo e si è scagliato contro il presidente del consiglio dicendo: "Renzi? Un servo sciocco di Bruxelles". Ieri è stata la prima volta della Lega nella capitale, migliaia di sodali del carroccio a bordo di pullman e treni sono scesi nella città eterna. Sul palco si sono alternate le varie associazioni che lo stesso carroccio vuole tutelare e rappresentare, per esempio categorie come gli artigiani, gli studenti, i poliziotti e gli esodati. Presenti anche le varie realtà politiche con le quali Salvini ha voluto e vuole dialogare, come gli esponenti dell'estrema destra di Casapound, con tanto di teste rasate e muscoli bene in vista, che assieme al leader Simone Di Stefano hanno sposato tutti i punti del progetto politico del Salvini.

Quindi un Matteo Salvini, che ha rubato in un certo senso il tipico modus operandi di Beppe Grillo, creando un "Vaffa-Day" dedicato a Matteo Renzi, ad Angelino Alfano, ed a Ignazio Marino.

Stacchi, i marò e l'immigrazione

Salvini ha indossato in primis una maglietta dedicata a Stacchi, il benzinaio vicentino che ha ucciso per difesa un rapinatore e che oggi è per molti ingiustamente indagato. Stacchi ha ricevuto la solidarietà anche del sindaco della sua città e dello stesso leader della Lega. In seguito ha indossato una felpa con tanto di dedica ai due marò. Per Salvini occorre cambiare le disposizioni circa il reato di legittima difesa, affermando poi: "Basta ai campi rom, basta ai quartieri bordello, via alle case chiuse".

Il discorso in seguito è passato al problema dell' immigrazione: "Il sottoscritto fa appello ai signori della marina militare e della guardia costiera, loro hanno tutto il diritto di salvare delle vite, ma devono riportare gli immigrati a casa, nessuno più deve entrare". A marzo Salvini ha promesso un raggruppo unico a Bruxelles con il Fronte Nazionale di Marine Le Pen, la quale ha inviato alla Lega un videomessaggio di saluto; ha in seguito preso la parola Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, la quale è stata dura nei confronti del sindaco di Roma che ha definito "allegro chirurgo".