Non c'è nessun rischio rottura nella maggioranza su prescrizione e corruzione. Se ieri è stato il ministro dell'Interno Angelino Alfano a smorzare i toni e ad incontrare il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi alla ricerca della "pace" tra Pd e Area popolare (Ncd-Udc), oggi è il ministro della Giustizia Andrea Orlando a rassicurare tutti sulla tenuta della maggioranza del Governo Renzi e sul proseguimento dei lavori per l'approvazione della riforma della prescrizione e del ddl anticorruzione. "La maggioranza - ha detto il guardasigilli in un'intervista sul ddl sulla corruzione pubblicata su Qn - nella sostanza è compatta".

Prescrizione e corruzione, il ministro Orlando: 'Maggioranza compatta'

Secondo Orlando, del Partito democratico, "i ritardi sono legati all'ostruzionismo di Forza Italia". Oltre alle nuove norme che allungano i termini per la prescrizione dei reati di corruzione, restano da sciogliere anche i nodi legati alle regole del falso in bilancio. Il testo, tra ritardi, rinvii e polemiche, arriverà nell'aula del Senato della Repubblica presieduto da Pietro Grasso il 17 marzo prossimo. "Una settimana in più - secondo il ministro della Giustizia che si dice certo della tenuta della maggioranza - non è la fine del mondo, specie - ha sottolineato - se si lavora bene costruendo anche i passaggi successivi".

Sulla spaccatura in maggioranza dopo l'approvazione dell'emendamento governativo a firma Dambruoso-Amoddio che ha aumentato i tempi per la prescrizione della corruzione, Orlando ha detto di non "sottovalutare" la questione ma nemmeno di "drammatizzarla" più di tanto. Perché "la maggioranza - ha detto l'esponente del Governo Renzi - è d'accordo sul principio che in alcuni reati contro la Pubblica amministrazione occorrano tempi più lunghi di prescrizione".

Poi, usando le stesse parole utilizzate ieri dal ministro Alfano dopo l'incontro con il ministro Boschi, il ministro Orlando ha affermato: "Troveremo la quadra". La quadra deve essere ancora trovata, ma di una cosa si dice certo il guardasigilli: "C'è un orientamento comune nel governo a rivedere la prescrizione, il dissenso - ha spiegato - è solo sui tempi per alcuni reati".

Ma il ministro Maurizo Lupi (Ncd) avverte: "Sulla prescrizione non è pensabile che l'allungamento sia infinito, dopo 20 anni - ha sottolineato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti - una persona ha diritto di sapere se è assolta o meno".

Ddl anticorruzione, Salvini: 'Lo voterei questa mattina, anche più drastico'

Resta contraria senza se e senza ma Forza Italia di Silvio Berlusconi. "Se vogliamo consegnare la giustizia italiana al fallimento totale - ha detto la deputata Stefania Prestigiacomo - la ricetta del governo Renzi sulla prescrizione è quella perfetta". Contrari anche i parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, pensano che le nuove regole inserite siano molto "soft".

E sul ddl anticorruzione e i ritardi del governo interviene oggi il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini. Se gli alleati di Forza Italia sono molto critici sulle nuove norme sulla prescrizione e la corruzione, diversa è la posizione dei leghisti che anzi sarebbero per un ulteriore inasprimento. "La Lega - ha detto ai microfoni di Sky Tg24 - da settimane che chiede al governo Renzi di votare il ddl anticorruzione, ma loro stanno litigando. Sono mesi - ha aggiunto il leader leghista - che il governo perde tempo. Io - ha sottolineato Salvini - la voterei questa mattina e anche più drastica".