Spaccatura nella maggioranza - e persino il rischio annunciato di una crisi per il governo Renzi - sul tema della prescrizione. In Commissione giustizia della Camera si discute del disegno di legge che reca testualmente "modifiche al codice penale in materia di prescrizione dei reati". Si tratta della cosiddetta legge "ex Cirielli", norma votata nel 2005, che riduceva sostanzialmente i tempi di prescrizione di molti reati e che per questo fu considerata una delle leggi "ad personam" per Berlusconi.

E' accaduto che i deputati di Azione Popolare Ncd - a partire dal capogruppo in Commissione Alessandro Pagano - hanno annunciato che non voteranno una proposta di modifica proposta dei relatori che alza i tempi di prescrizione - per alcuni reati - alla pena massima aumentata della metà, invece che - come previsto dalla legge vigente - aumentati di un quarto.

Sofia Amoddio - deputata del Pd, che con il parlamentare di Scelta Civica Dambruoso è relatrice del provvedimento in Commissione - ha spiegato la necessità di aumentare della metà il termine di prescrizione parlando in particolare del reato di corruzione e corruzione in atti giudiziari, e che - tra i reati contro la Pubblica Amministrazione - è quello "più difficile da scoprire", visto che è fondato su un "patto" tra corrotto e corruttore. Questo spiega la necessità di un "tempo lungo" per la prescrizione del reato.

Contrari all'allungamento dei termini - oltre a Forza Italia - proprio i parlamentari di Ncd/Area Popolare, alleati di governo del Pd. Il capogruppo in Commissione Pagano ha detto esplicitamente che questo emendamento "rischia di mandare a casa il governo Renzi". Nel partito di Alfano c'è irritazione per la scelta definita "irrispettosa del metodo", ma anche per il merito. La questione prescrizione in realtà si interseca con altri provvedimenti in materia di giustizia all'esame del Parlamento, e uno stop a Montecitorio produce effetti anche sul Senato. E' qui infatti che si discute la legge anti-corruzione, all'interno della quale è inserita la modifica sul falso in bilancio. Nella legge anti-corruzione in discussione a Palazzo Madama è previsto un innalzamento della pena massima per il reato di corruzione, che diventerebbe di 10 anni.

Se passasse la modifica della ex Cirielli dunque, per questo reato la prescrizione scatterebbe a 15 anni, ai quali vanno aggiunti i 3 di sospensione previsti per tutti i reati: dunque il tempo di prescrizione del reato di corruzione sarebbe 18 anni. "Questi reati non possono diventare imprescrittibili", dice l'Ncd. Si ricordi ad esempio che per il reato di disastro ambientale - quello che sulla vicenda Eternit ha visto l'assoluzione in Cassazione dei presunti responsabili - il termine di prescrizione è di 12 anni. Difficile tuttavia che questa vicenda metta in crisi davvero il governo, per ora. Il ministro Boschi - in contatto con il ministro della Giustizia Orlando - ha assicurato che maggioranza e governo stanno già lavorando ad una ipotesi di accordo.