Siamo alla fine di febbraio quando il Ministero delle Finanze della Russia rende noto che è prevista una spesa superiore a 44 milioni di euro del fondo di riserva per fronteggiare la riduzione delle entrate e di un deficit in crescendo. Ad influire negativamente sull'economia russa ci sono due fattori: in primis i ricavi provenienti dalla vendita del petrolio, che a fine 2014 erano stati stimati per la cifra di 100 dollari al barile, mentre fino a pochi giorni fa il greggio oscillava sui 60; in secundis le sanzioni dell'Unione Europea per le vicende in Ucraina. Ragioni per cui il Ministero russo ha dovuto riformulare le proprie previsioni e annunciare una perdita di bilancio pari al 3,8% del PIL per il 2015.

Proprio per quanto premesso era prevedibile che Governo e Parlamento adottassero misure importanti per ridurre la spesa pubblica. Ma Vladimir Putin, con il seguente provvedimento, ha spiazzato molti suoi concittadini per concretezza e tempismo. Infatti, è notizia di pochi giorni fa, che il Premier russo ha annunciato di abbassare il proprio stipendio e del 10% anche quello dei suoi collaboratori e dei dipendenti dell'ufficio presidenziale. Questa misura dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo mese e restare tale fino al 31 dicembre di quest'anno. Un appello simile a quello di Putin, pochi giorni prima di quest'ultimo, lo aveva fatto anche Sergey Naryshkin, presidente della Duma, il quale chiedeva ai deputati di diminuirsi del 10% il proprio salario. Tuttavia, ci sono poche possibilità che ciò avvenga, in quanto per legge i compensi dei parlamentari russi non possono ritoccati nel periodo di carica. Per intendere meglio di quali stipendi si parla, stando all'ultimo anno disponibile e cioè il 2011, Putin ha guadagnato 3,6 mln di rubli, ovvero 92.448 euro al cambio, mentre il Primo Ministro Dmitri Medvedev ha dichiarato 3,3 mln di rubli, nonché 84.615 euro. In tutto ciò bisogna anche tenere conto che i parlamentari russi percepiscono il 50% in meno di Putin.

Le misure di austerità non finiscono qui, anzi c'è da aspettarsi che proseguano, ma quantomeno il numero uno del Cremlino ha fatto passare il messaggio secondo cui, di questi tempi, i sacrifici da compiere devono essere fatti in primo luogo dai vertici del Paese. Non sarà quindi un caso se Putin, in riferimento agli ultimi sondaggi, ha aumentato la sua popolarità fino all'86%.