Un'altra settimana si è conclusa, scopriamo dunque i nuovi Sondaggi politici elettorali aggiornati ad oggi 22 marzo. Focus sul M5S, che continua a crescere, situazione questa forse non preventivabile fino a qualche settimana fa, quando il dato sui grillini era sempre fermo. A favorire l'ascesa del Movimento il contemporaneo arresto della Lega Nord, che sembra attraversare ora un periodo di flessione. Nelle ultime ore ha fatto discutere l'intervento di Di Battista alla Camera nel giorno in cui Lupi ha rassegnato le proprio dimissioni da Ministro delle Infrastrutture a seguito dello scandalo Incalza.

Di Battista ha ricordato all'onorevole Lupi che il M5S fu il primo, otto mesi fa, a chiedere al Parlamento l'allontanamento di Incalza, con il supermanager detenuto dal 16 marzo a Regina Coeli. Nel suo intervento il deputato grillino ha poi ricordato alcuni dei cavalli di battaglia del Movimento, tra cui la tassazione delle slot machine in modo da garantire il famoso reddito di cittadinanza a chi ne ha bisogno e la corruzione dilagante nel nostro Paese, da cui nascono – secondo Di Battista, la Terra dei fuochi, l'abbandono dell'Italia da parte dei migliori giovani, le notti insonni di padri di famiglia e neo laureati, che vedono allontanarsi sempre di più un posto di lavoro dignitoso. Ad oggi il M5S, stando ai sondaggi SWG, è risalito al 17,7%, facendo registrare dunque un balzo dell'1,2% rispetto al rilevamento dello scorso mese di febbraio.

Il tema politico del momento, le dimissioni di Lupi, non poteva non essere trascurato da Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che ha replicato con fermezza alle dichiarazioni del Premier Renzi, secondo cui non esisterebbe un caso 'sottosegretari', invitati da più parti a dimettersi a seguito della decisione di Lupi. Il numero uno della Lega, ai microfoni di Rainews24, ha affermato che Renzi è garantista con i suoi amici e inflessibile con chi non sta nella sua cerchia, ricordando inoltre l'assoluzione del padre dall'accusa di bancarotta fraudolenta.

Parlando di percentuali, la Lega Nord, stando sempre alle intenzioni di voti pubblicate dall'istituto SWG, è sceso al 12,2%, perdendo quasi un punto percentuale rispetto all'ultimo rilevamento. All'interno del Centrodestra non se la passa meglio Forza Italia, che ha dovuto registrare in settimana l'ennesimo strappo di Fitto, pronto a candidarsi in Puglia con una sua lista contro il candidato ufficiale del partito, ovvero Francesco Schittulli.

Fitto come Tosi? Sembrerebbe proprio di sì, con il primo che potrebbe davvero compiere l'impresa battendo Schittulli dando così uno 'schiaffo' a Berlusconi e tutti i lealisti. Nei sondaggi Forza Italia è scesa di 1,2 punti percentuali, passando dal 16 al 14,8 percento. Resta sempre saldamente al comando invece il Partito democratico, che questo mese sale dello 0,5%, andando a sfiorare nuovamente quota 40, nonostante la recente convention delle minoranze Pd, durante la quale ha fatto clamore l'intervento di D'Alema, a cui ha replicato quasi istantaneamente Renzi, che in un'intervista a Repubblica ha dichiarato che le espressioni utilizzate dall'ex primo ministro stiano bene in bocca ad una vecchia gloria del wrestling più che a un Presidente del consiglio. 

Sondaggi politici elettorali al 22 marzo: scatto del M5S

  • Partito democratico: 39,7%
  • M5S: 17,7%
  • Forza Italia: 14,8%
  • Lega Nord: 12,2%
  • Sel: 3,4%
  • Fratelli d'Italia: 3%
  • Nuovo Centrodestra: 2,9%