Oggi 23 marzo 2015, siamo qui per il consueto appuntamento con i Sondaggi politici elettorali Ipsos per il Corriere della Sera. Assenti le classiche intenzioni di voto elettorali ai partiti politici, stavolta viene valutata dagli italiani la Coalizione Sociale di Landini, per ora un movimento sindacale, domani forza politica di opposizione al Governo Renzi?

Sondaggi politici elettorali Ipsos Corriere della Sera del 22 marzo 2015

La Coalizione Sociale del segretario generale della Fiom Maurizio Landini, in continuo dissenso con l'operato del Governo Renzi, non solo per l'abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori e per il Jobs Act ma anche per le Riforme Costituzionali, piace al 47% degli italiani come espressione di movimento sindacale, ma attenzione, i giudizi cambiano se si pensa alla trasformazione in un partito politico di sinistra.

Infatti, se dovesse diventare una forza politica, solo il 10% degli elettori lo vedrebbe con molta simpatia, il 24% si limita a qualche simpatia, al 43% non piacerebbe affatto, il 23% preferisce non esprimersi. Ma a quali elettori, divisi per età, classi sociali e simili piace la Coalizione Sociale di Landini? A Giovani e studenti su tutti, soprattutto laureati, agli impiegati di medio livello e ai residenti in particolare del Nord Italia. Dato interessante è che il ceto povero o comunque basso, non lo voterebbe se diventasse una forza politica. Una domanda simile, posta qualche mese fa, sull'opportunità di votare un partito fondato dal leader della Fiom, aveva ricevuto consensi più alti. Infine una curiosità, le casalinghe sono la categoria che più giudica in modo antipatico il movimento di Landini.

In conclusione si può affermare che la Coalizione Sociale riceve un discreto consenso dagli italiani se mantiene la caratteristica di movimento sindacale, se invece dovesse concorrere ad Elezioni Politiche snaturandosi, ne riceverebbe molto meno. Maurizio Landini ha sottolineato più volte in questi giorni che la sua iniziativa vuole raccogliere la voce di moltissime associazioni nella speranza di poter cambiare le politiche attuate dal Governo Renzi. Ma la domanda è: se non entra in politica come spera di influire sulle scelte del Governo, specie se il Premier è Renzi, uno che ha messo a tacere tutti i sindacati?