Uno degli ultimi appuntamenti con i Sondaggi politici elettorali settimanali, riguarda le intenzioni di voto Ixè presentate ad Agorà Rai 3, insieme ai dati sulla fiducia nei leader e nel Governo. Dopo 7 giorni continua il calo del PD, ma stavolta scende anche il M5S, inesorabile la discesa di Forza Italia, sale solo la Lega Nord tra le 4 forze politiche maggiori. Tutto invariato ai primi due posti della classifica speciale che misura l'indice di gradimento dei leader, stabili Mattarella e Renzi, cresce Salvini, in calo Grillo e Berlusconi.

Sondaggi elettorali politici Ixè Agorà del 24 aprile 2015

Il Partito Democratico al 36,5%, questa settimana perde lo 0,4%. Il Movimento 5 Stelle con il 19,8%, vede diminuiti i suoi consensi dello 0,2%. Il partito di Salvini che aveva visto riavvicinarsi quello di Berlusconi, aumenta il margine di vantaggio dello 0,6%. Infatti la Lega Nord sale dello 0,3% e si porta al 13,6%, in ribasso Forza Italia dello 0,3% che scende al 12,6%.

Il sondaggio politico elettorale Ixè, è l'unico ormai che separa le stime elettorali di Nuovo Centrodestra e Unione di Centro. Quello che perde Alfano (-0,2%), lo guadagna Casini (+0,2%), rispettivamente con il 2,5% e l'1,2%, l'Area Popolare resta stabile al 3,7%, dunque al di sopra della soglia di sbarramento del 3% fissata dall'Italicum, diversamente da quanto riporta un altro sondaggio elettorale che nelle sue intenzioni di voto stima NCD-UDC molto più basso.

Sale dello 0,2% Fratelli d'Italia-An e arriva al 3,9%, positivo il dato di SEL che cresce ulteriormente dello 0,2% e si attesta al 4,7%.

Per la seconda settimana consecutiva aumenta l'affluenza presunta che ad oggi è stimata al 60,2%, in aumento del 2,5% rispetto a 7 giorni fa. Stabile la fiducia nel Governo Renzi al 29%, il che continua ad essere un dato molto negativo soprattutto se si va alle stime del dopo europee 2014.

Mattarella risulta essere saldamente il leader politico con il maggior gradimento (68%), stabile così come Renzi lo è al 36%, Sale di 1 punto Salvini che si attesta al 21%, Grillo lo perde invece e scende al 16%, Alfano fermo al 14%, perde l'1% Berlusconi che crolla al 13%.