Da oggi pomeriggio la riforma elettorale dell'Italicum, che sta suscitando tanta polemica, sarà sottoposta al voto di fiducia della Camera dei Deputati. Domani sono previste altre due votazioni. La decisione del premier Matteo Renzi ha sorpreso molti deputati della maggioranza del Pd. Dopo che erano stati superati i due voti segreti sulle pregiudiziali, presentate dalle opposizioni, sembrava essere tutto a posto, ma ora l'aria è molto più tesa.

I detrattori

Roberto Speranza, Enrico Letta e Pier Luigi Bersani hanno già annunciato che non voteranno la fiducia. Un'altra fazione del partito, invece, non ritiene opportuno creare altre frizioni con il governo. "Se l'Italicum non passa il governo va a casa", ha detto Renzi. Ma sarà reale questa debolezza politica?

La vittoria di Renzi

Secondo Andrea Camaiora, spin doctor, e coordinatore del team di comunicazione strategica SPIN, attivo tra Roma e Milano, Renzi incassa un'altra vittoria sull'approvazione della legge elettorale. "Certo, lo fa con una forzatura. - spiega a Blasting News l'analista - La fiducia normalmente non si impone nella votazione sulla legge elettorale, ma così facendo il premier ha letteralmente sbriciolato l'opposizione interna. Oggi Fassina annuncia che saranno almeno 30 i deputati che voteranno contro la fiducia. Sono pochissimi se paragonati ai 100 che avevano abbandonato l'assemblea proprio in protesta contro l'Italicum".

I soci di Bersani

C'è poi da chiedersi che fine hanno fatto i consiglieri della comunicazione di Bersani e soci. "La sinistra interna al PD avanza proteste stanche e sconsolate. Bersani fa un vero e proprio harakiri oggi sul Corriere della Sera quando dice, in sostanza, 'Renzi è una cattiva persona, sono in disaccordo sulla linea ma dove posso andare?'. In pratica l'opposizione interna al leader PD è inefficace e priva di prospettiva. Per forza! Cuperlo, Fassina e Bersani trasmettono un'idea vecchia e fallimentare di opzione politica", sostiene Camaiora. Il solo fatto che siano loro a opporsi al "rottamatore" ha come effetto immediato il suo rafforzamento.

Il futuro di Berlusconi

Quanto al centrodestra, Berlusconi sembra avere sbagliato tutto quando ha dato il via libera alle riforme, prima dell'elezione del Capo dello Stato, al Senato. La sua opposizione in quel caso si poteva rivelare determinante. "A palazzo Madama, infatti, l'opposizione di Berlusconi, da un lato, e Bersani, dall'altro, avrebbe fermato Renzi. Avevano ragione Fitto e Brunetta, aveva torto Paolo Romani. Detto ciò, chie trae benefici da questa approvazione? Renzi, perché finalmente può andare al voto con la prospettiva di vincere le elezioni e di scegliersi l'80% dei parlamentari che verranno rieletti", sostiene Camaiora.

La rottamazione avanza…

Berlusconi, dati i consensi attribuiti a Forza Italia, potrà sceglierne addirittura il 90-95% dei parlamentari, mentre Ncd-Udc, la nuova Area popolare, perché con la soglia del 3% Alfano e Casini si assicurano un rientro, sia pur ridimensionato, in Parlamento. Secondo Camaiora, "ora Renzi suonerà questo spartito: Abbiamo rottamato il Porcellum e abbiamo finalmente dato all'Italia una legge elettorale 'votata' per la governabilità del paese. Mantengo le promesse, sto cambiando l'Italia". Al di là delle legittime opinioni contrastanti, non è poco".