Continua la tragicommedia del centrodestra pugliese. Grandi novità dal campo di battaglia sul quale si sta consumando la resa dei conti tra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi, ma andiamo con ordine e riepiloghiamo prima i confusi fatti di ieri.

Ci eravamo lasciati con l'investitura berlusconiana di Adriana Poli Bortone come candidata di Forza Italia, in rottura con il resto della coalizione che invece appoggiava Francesco Schittulli, sostenuto dalle truppe di Fitto. A questo avevamo aggiunto che pian piano, nel corso del pomeriggio, andava aumentando il dibattito nelle forze del centrodestra (e non solo) sull'opportunità di sostenere la nuova candidata lanciata da Berlusconi, abbandonando Schittulli, che al quel punto sarebbe rimasto solo, isolato e col pensiero della ritirata fisso in mente.

Fin qui ci siamo? Bene, perché ieri sera gli animi hanno subìto un'altra mutazione. Infatti a gelare Forza Italia ci ha pensato prima Matteo Salvini, che ha implicitamente definito la Poli Bortone politicamente sorpassata, auspicando qualcuno di nuovo per la Presidenza della Regione. Hanno seguito a ruota il segretario della Lega anche Ncd e Fratelli d'Italia, il partito di appartenenza dell'ex sindaco leccese, che in un primo momento aveva guardato con auspicio alla candidatura della sua donna, a patto che servisse per unire tutta la coalizione. È evidente che così non è stato, anche perché a smorzare l'entusiasmo dei berlusconiani ci ha pensato la stessa Giorgia Meloni, leader nazionale degli aennini, che ha chiaramente ribadito che "al momento FdI è schierato a sostegno di Schittulli" e così sarà finché l'oncologo resterà in campo.

Certamente Schittulli non si è fatto attendere ed ha risposto alla mossa di Forza Italia con una secca determinazione, annunciando che sarebbe restato in campo fino alla fine e con le forze che lo avrebbero voluto sostenere, per sua dignità e per rispetto degli elettori pugliesi, quelli che, stando agli ultimi risultati, sono i primi elettori del centrodestra italiano.

La svolta e l'alternativa al caos che ha regnato sovrano negli ultimi giorni è arrivata stamattina. A segnarla è stato proprio Raffaele Fitto, riunito a Lecce con i Ricostruttori della città per celebrare l'autoconvocato congresso comunale del partito contro il commissariamento imposto da Vitali, l'uomo mandato dal Cav nella regione per epurare i dissidenti pugliesi.

L'eurodeputato di Maglie ha aperto alla possibilità per il centrodestra di un ticket Schittulli-Poli Bortone, a patto che cadano i veti imposti dal partito per i suoi candidati in lista, predisponendo liste forti e competitive. La proposta incassa il "ni" del commissario Vitali, che rilancia: "Va bene, ma il ticket sia Poli Bortone-Schittulli". La morale è una guerra di posizione e personalistica che sta uccidendo il centrodestra a livello locale e nazionale e, ancor peggio, indigna ed offende gli elettori pugliesi di Forza Italia, schifati e delusi dai recenti avvenimenti.

L'ancora di salvezza al centrodestra pugliese è di Matteoli e proviene direttamente da Roma, dal tavolo azzurro per le elezioni regionali.

Il dirigente nazionale ha guardato con ottimismo alla proposta di mediazione avanzata da Fitto, che prevede Schittulli candidato Presidente e Poli Bortone sua vicaria. "Sono d'accordo con tutto ciò che serve per unire il centrodestra - ha commentato Matteoli - e se il ticket Schittulli-Poli Bortone serve ad unire e risolvere la questione in quella regione, mi trova d'accordo". Secca anche l'approvazione da parte di Francesco Schittulli che la giudica "un'ottima proposta per l'unità del centrodestra". Ok anche da Fratelli d'Italia che, per voce di Fabio Rampelli ed Ignazio La Russa, fa sapere che il partito è disposto a discutere con Schittulli e Fitto la nuova proposta che potrebbe seriamente rappresentare la formula vincente per dare un buon governo alla Puglia e perciò chiede alla Poli Bortone, così come a Fitto e Vitali, di non vanificare questa possibilità.

Personalmente, vorrei aggiungere che è dovere di Forza Italia ricomporre i propri dissidi e di restituire armonia e coesione ad un centrodestra che deve proporsi come alternativa alla sinistra, non mortificando le elezioni regionali declassando le al rango di un congresso di partito. I cittadini, le famiglie, i disoccupati, il territorio hanno diritto ad avere dirigenti ed amministratori di centrodestra all'altezza delle proprie aspettative. Forza Italia lavori su questa proposta con spirito costruttivo.