Silvio Berlusconi è tornato in Televisione, dopo l'intervista da Fabio Fazio a Che tempo che fa di domenica sera. E' stato ospite dell'ormai popolarissima trasmissione 'Porta a Porta' di Bruno Vespa, insieme a Antonio Polito, neo-vicedirettore del Corriere della Sera e Marcello Sordi, editorialista de La Stampa.

L'Unione dei Moderati

Il leader di Forza Italia ha condotto una sorta di monologo durato circa un'ora interrotto solo poche volte dalle domande del conduttore, e sempre su domande correlate al filo del discorso. Discorso che ha visto una rassegna dei punti principali del nuovo piano politico di Berlusconi, ovvero l'Unione dei Moderati ed alcuni pareri sul governo Renzi e sui principali leader e temi di attualità correnti.



Il Cavaliere ha ribadito, come aveva fatto pochi giorni fa, la necessità di riunire tutte le forze del centro-destra, non solo partiti, ma anche club ed associazioni, e radunarle tutte 'sotto uno stesso ombrello'. Ma non è Salvini il prescelto per guidare la nuova coalizione. Nè Barbara, nè Marina, perchè secondo Berlusconi la politica finisce per perseguitare i suoi protagonisti. Per Renzi, il Cav ha espresso simpatia personale, ma non a livello politico, e ha definito un disastro le riforme messe in atto dal segretario del presidente del Consiglio, tipico di tutti quei governi di sinistra che 'puntano al potere' e quindi 'all'aumento della spesa pubblica'. Ha aggiunto: 'sarebbe stato un ottimo successore di Mike Buongiorno' in relazione al fatto che Renzi partecipò e vinse ad una trasmissione Mediaset de 'La ruota della fortuna'.


Passando al tema dei migranti, Berlusconi ha ribadito i suoi meriti nell'aver saputo, secondo le sue parole, affrontare le migrazioni di massa della popolazione albanese e poi quella dei primi anni duemila dall'Africa, stipulando un patto con la Libia. In tal senso poi ha commesso una grandissima gaffe dichiarando che Gheddafi ospitava temporaneamente i migranti in dei 'centri di accoglienza' per poi rispedirli indietro nei loro paesi, quando è ormai a tutti noto in che condizioni versassero queste persone nei centri di detenzione in mezzo al deserto, a richiamare il nome, per esempio, della prigione di Kufrah. Il piano del Cavaliere per il rilancio dell'Italia è un taglio netto della spesa pubblica, l'abolizione della tassa sulla casa, sulle successioni, e portare le Pensioni a 1000 euro per 13 mensilità.