La Camera dei Deputati ha dato il via libera al disegno di legge relativo alla Scuola. I voti a favore sono stati 316, mentre i voti contrari 137, un solo astenuto. Ora il testo passa al Senato. Per essere applicata già a partire dal prossimo anno scolastico, la legge dovrà essere approvata da entrambe le Camere entro la metà di giugno 2015, così come riportato dal sito internet tecnicadellascuola.it. Vediamo, di seguito, le principali innovazioni del ddl in esame.
Piano dell'Offerta Formativa (POF)
Il Piano in questione sarà elaborato dal collegio dei docenti, e non più dal dirigente scolastico come previsto in un primo momento. Il Piano avrà una durata triennale, a differenza di quanto avveniva prima quando veniva adottato con cadenza annuale. Nel Piano saranno specificati le necessità di personale docente e Ata e quelle relative alle infrastrutture che si necessitano per l'espansione della stessa offerta formativa.
Insegnamento Educazione Fisica anche nella scuola primaria
Beneficio fiscale e detraibilità rette paritarie
Tutte le persone che faranno donazioni alle scuole per la manutenzione o per la costruzione di nuovi edifici, avrà diritto ad un credito d'imposta sulla dichiarazione dei redditi pari al 65 percento.
È prevista, inoltre, una detrazione delle spese relative alle rette per la scuola paritaria, per un importo massimo annuale di 400 euro.
Poteri ai Presidi
Argomento molto controverso che ha creato non poche critiche da parte dei sindacati e degli insegnanti. I presidi avranno il compito di dare incarichi della durata di tre anni, anche rinnovabili, agli insegnanti assegnati nei propri Istituti Scolastici. Grazie ad un emendamento del Movimento 5 Stelle, i dirigenti dovranno dichiarare l'assenza di rapporti di parentela con i docenti del proprio istituto.