Poco fa si è concluso il Consiglio dei Ministri grazie al quale è stato firmato il decreto da parte del governo guidato da Matteo Renzi. Il provvedimento non convince affatto la Federmanager, una delle associazioni che ha contribuito a portare le riforma Fornero, approvata dal governo Monti nel 2011, di fronte alla Corte Costituzionale relativamente al blocco degli aumenti degli assegni pensionistici del 2012 e del 2013. Giorgio Ambrogioni, leader di questa associazione, a seguito di quanto è stato deciso in Cdm, secondo quanto riportato dal sito on line pensionioggi.it, si riserva di valutare la presentazione di un nuovo ricorso presso la Consulta. 

Ambrogioni: 'Avremmo voluto chiedere al governo di alzare la soglia per il rimborso delle pensioni'

'Avremmo voluto chiedere al governo Renzi di alzare la soglia per il rimborso delle pensioni ed inoltre destinare le somme non riconosciute ai pensionati ad un grande fondo per i più giovani.

Cercheremo di capire se il decreto possa essere accettato dalla Corte Costituzionale. Restituire 500 euro, in realtà, significa dare appena il 20 percento di quello che spetta ai pensionati. Soldi che saranno negati a quelle persone con assegni di oltre 3mila euro. Sono solo briciole'.

La tassazione applicata non sarà riferita all'aliquota Irpef marginale ma a quella media degli ultimi anni

L'unico aspetto davvero positivo per i pensionati coinvolti è quelle fiscale. Infatti, tutte le somme che saranno percepite come arretrati sono soggette ad una tassazione favorevole. Infatti, invece dell'aliquota Irpef marginale si applicherà quella media riferita agli ultimi anni. Solo per fare un esempio, per una pensione di importo di circa tre volte rispetto al minimo Inps l'imposta sarà intorno al 19 percento, invece che superiore al 30 percento.

Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà in considerazione del fatto che alcuni sindacati e associazioni, come ad esempio quella dei consumatori Codacons, ritengono incostituzionale quanto deciso dal governo Renzi in Consiglio dei Ministri.