Continua il duro scontro sulla riforma dell'istruzione. Ieri è avvenuto l'incontro tra sindacati e delegazione del Pd, che pare però concluso con un nulla di fatto. Entrambe le parti infatti sembrano convinte a non voler abbandonare le loro posizioni.

Il dialogo continuerà

Il vicepresidente del PD Guerini ha dichiarato che l'incontro è stato voluto anche dal partito, per sentire le opinioni di tutti coloro che saranno direttamente coinvolti dalla riforma, ma che i punti fondamentali del disegno di legge rimangono fermi. Si è inoltre dimostrato ottimista rispetto alla possibilità di un incontro tra il ministro Giannini e le sigle sindacali.

I commenti dei sindacati

"Pur avendo apprezzato il metodo, non abbiamo fatto molti passi avanti" ha dichiarato il segretario della CGIL Camusso (ansa.it). L'opinione dei sindacati sull'incontro è pressoché unanime: è stato più che altro un modo per scaldare i motori, il primo round di una lotta che si preannuncia dura e che sicuramente si protrarrà ancora per molto tempo. Il desiderio è adesso quello di incontrare il governo e le commissioni di Camera e Senato, in quanto "molti nodi li può sciogliere il governo e non un singolo partito" ha continuato Susanna Camusso (ansa.it). I segretari hanno comunque sfruttato l'occasione per spiegare nel dettaglio i motivi dello sciopero del 5 maggio: l'assunzione dei precari (i sindacati sono d'accordo con il piano straordinario di assunzioni, ma vorrebbero che negli anni scolastici successivi al prossimo fossero previste altre assunzioni); il rinnovo del contratto atteso ormai da diversi anni; gli albi territoriali e infine, ma non ultimo argomento per importanza, la figura dei presidi, sulla quale lo stesso Renzi si è dichiarato irremovibile più di una volta.

I sindacati inoltre vorrebbero stralciare le assunzioni dal provvedimento, ma su questo il PD ha mostrato una chiusura totale.

Il parere di Grillo

Beppe Grillo ha affermato che "un insegnante deve essere pagato bene, altrimenti è un danno per le generazioni future" (ansa.it). Per trovare i soldi, secondo il leader dei 5 stelle basterebbe destinare i 500 milioni destinati a finanziare la Scuola privata alla scuola pubblica.

I finanziamenti alla scuola privata sono tra l'altro uno dei motivi dello sciopero degli insegnanti.

Lo scontro è destinato a durare ancora

"Il fatto che si parli è positivo, ma le distanze restano pressoché immutate" ha dichiarato il leader della Gilda, Rino di Meglio (ansa.it). L'incontro del Nazareno di sicuro è da interpretarsi come un segno di apertura da parte di un partito e di un governo che si sono dimostrato in altre occasioni insensibili alle critiche, ma nei fatti gli esponenti del partito non sono sembrati particolarmente inclini a cambiamenti sostanziali.

Dal canto loro i sindacati e i lavoratori che rappresentano appaiono altrettanto fermi nelle loro posizioni. Alla luce delle dichiarazioni rese dagli esponenti di entrambe le parti, risulta difficile immaginare come si riesca a trovare un accordo che le soddisfaccia entrambe. Non resta che aspettare, per vedere se il ministro Giannini si renderà disponibile ad incontrare le sigle sindacali, e se questo eventuale incontro servirà ad ottenere dei risultati più concreti.