Approvata la nuova legge elettorale. È l'Italicum, come l'aveva chiamata alla presentazione il Presidente del consiglio Matteo Renzi. Dopo dieci anni viene quindi sostuito il Porcellum. La battaglia alla camera è terminata in serata con 334 voti favorevoli, 61 contrari e le opposizioni che hanno abbandonato i banchi dell'aula in segno di protesta. Non sono mancate, infatti, le critiche anche molto aspre al governo e al modo in cui si è deciso di operare per l'approvazione finale. Lasciando da parte le controversie politiche, vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche della nuova legge elettorare.

Innanzitutto essa entrerà in vigore solo nel luglio del 2016: resta quindi congelata per poco più di un anno. Questo in conseguenza al fatto che vale solo per la Camera dei deputati, ma non per il Senato. Quest'ultimo, infatti, ha in programma di essere abolito su base nazionale, per diventare rappresentanza delle autonomie territoriali. Con l'Italicum avremo un vincitore sicuro: chi vince ottiene 340 seggi (il totale è di 630). Per ottenere la vittoria al primo turno è necessario il 40% dei voti; altrimenti, dopo due settimane, si va al ballottaggio fra i primi due partiti votati. Da evidenziare il fatto che nel secondo turno non sarà possibile unirsi in coalizioni. Il territorio nazionale viene diviso in 20 circoscrizioni, corrispondenti alle regioni italiane, e a loro volta questi blocchi saranno divisi in 100 collegi plurinominali.

Ognuno di questi collegi avrà un numero di seggi variabile da 3 a 9.

Capitolo liste. Potranno partecipare alla distribuzione dei seggi solo quelle che avranno raggiunto la soglia di sbarramento su base nazionale fissata al 3%. Poi, il sistema mescola capilista bloccati e preferenze. Esplicitamente, i capilista dei collegi sono appunto predeterminati, in quanto scelti dalle varie segreterie dei partiti; mentre gli altri candidati verranno scelti dagli elettori attraverso il voto di preferenza.

Esso tiene conto anche della parità di genere (i capilista dello stesso sesso non possono superare il 60%). Una delle novità introdotte è anche l'introduzione del voto all'estero per chi si trova fuori del nostro paese per più di tre mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche. Al di là di tutte le difficoltà degli ultimi giorni, quindi, l'Italia ha finalmente una nuova legge elettorale. Adesso l'iter proseguirà dal Presidente della Repubblica Mattarella che ha la possibilità di valutare eventuali incostituzionalità e allora chiedere modifiche, oppure approvarla definitivamente.