Solo poche ore e glielettori di sette regioni italiane (Liguria, Campania, Marche,Puglia, Toscana, Umbria e Veneto) si recheranno alle urne perdecidere tre cariche molto importanti a livello locale: domenicavoteranno infatti per il proprio sindaco, consiglierecomunale e presidente regionale. Ma non è tutto. Dalleore 7 alle 23 del 31 maggio, gli elettori saranno chiamati adecidere il proprio governante con uno spoglio che potrebbe rivelarsiscacco matto a Matteo Renzi, decretando il ritorno di ForzaItalia. Dove? In Liguria, la Regione che attualmenterappresenta l'occhio del ciclone con la candidatura di GiovanniToti, direttore dei tg Studio Aperto e TG4, nonché consiglierepolitico ed europarlamentare di Forza Italia.

La sfida che Totilancia alla candidata Raffaella Paita si preannuncia ricca ditensione per il PD, la cui sconfitta sull territorio ligurepotrebbe tradursi in un ritorno dell'appasionato (e ormai nostalgico)"berlusconismo", seppur circoscritto.

"La gente ha vogliadi cambiamento perché vuole tornare alla normalità, perchénon è accettabile vivere in una regione dove le liste di attesadella sanità durano più di un anno e il servizio sanitarioregionale costa 800 euro in più di quanto avviene nelle regionivirtuose", dichiara Toti dalla sua pagina Facebook. "Non èaccettabile vivere in una Regione in cui arrivano navi cariche di‪‎immigrati‬ alla vigilia di una stagione estiva dove neglialberghi ci sono, a spese dei liguri, clandestini e non villeggianti;una regione che paga le‪ tasse‬ più alte d’Italia edove un giovane su due non trova lavoro", prosegue ilcandidato di Forza Italia, illustrando i punti salienti del suoprogramma elettorale.

Toti Vs Paita: peril PD biglietto da visita poco convincente.

Mentre già s'ipotizza lavittoria della Paita, sospettata da un elettorato storicamentee tendenzialmente rosso nelle cinque aree politiche checostituiscono la Liguria, la maggioranza degl'italiani non si lasciaconvincere dalla debole previsione elettorale.

Non tanto perle statistiche di vittoria della candidata PD, quanto per lesue dubbie alleanze strette in passato, ma che gl'italianifaticano a dimenticare. Come fu, per esempio, con l'ex assessoreregionale di centrodestra Franco Orsi durante leprimarie o con il politico di FI Alessio Saso, cheespressero il loro pieno appoggio a Raffaella Paita,dissolvendosi poi nel sottosuolo politico a primarie concluse.

Una promozione cherisente anche della recente notizia sull'appalto del nuovoospedale de La Spezia, assegnato nei giorni scorsi dallagiunta Burlando alla ditta di costruzioni di MassimoPessina, editore dell'Unità. Il provvedimento, firmatoanche dall'attuale assessore regionale Paita, candidata alruolo di governatore proprio per il PD, si avvarrà di ben 119milioni di euro stanziati dal Governo Renzi, che finirannonelle tasche del gruppo guidata da Pessina. Una stima a cui siaggiungono, inoltre, i 56 milioni della giunta regionaleuscente.

Insomma, le regionali inLiguria si preannunciano molto dibattute e potrebbero davvero metterein crisi la leadership di Matteo Renzi nello scenariopolitico italiano di lungo respiro. Staremo a vedere.