Eccoci finalmente con i sondaggi elettorali per le elezioni regionali in Campania e Liguria, le intenzioni di voto Ipsos che mancavano da diverso tempo e che oggi 15 maggio 2015 sono stati pubblicati sul Corriere della Sera. Nando Pagnoncelli si è giustamente soffermato sulle regioni il cui esito del voto è più incerto, visto che è oramai noto che tutti gli istituti danno vincente Zaia della Lega Nord nel Veneto, con il PD che conquista invece Puglia, Umbria, Marche e Toscana.

Sondaggi elettorali regionali 2015: intenzioni di voto Ipsos Liguria e Campania del 15 maggio

I sondaggi Ipsos sulle elezioni regionali in Liguria vedono il grado d'incertezza maggiore anche rispetto alla Campania. Il centrosinistra rimane leggermente in vantaggio sul centrodestra, le due forbici segnalate sono pari al 28%-31% per la candidata renziana PD Raffaella Paita, e al 26%-29% per il candidato di Forza Italia Giovanni Toti. Nelle ultime settimane è dunque svanito quasi del tutto il gap tra i due, probabilmente a causa di Luca Pastorino di Rete a Sinistra che, sostenuto dalla minoranza dem, viene stimato tra il 10% e il 13%, tutti o quasi voti destinati alla Paita (il candidato in questione è sostenuto anche da SEL).

Ma chi fa meglio di quest'ultimo è la candidata del M5S Alice Salvatore, accreditata dai sondaggi regionali Ipsos in un range tra il 18% e il 21%. C'è però un altro candidato che qualcosa toglie a Toti, si tratta di Enrico Musso indicato tra il 4% e il 7%, rappresentante della lista Liguria Libera.

Molto potrebbe cambiare ancora, infatti gli indecisi e astenuti sono quasi meta dell'elettorato, per cui in pratica non esiste alcun favorito alla carica di governatore tra Toti e la Paita e comunque occhio a Salvatore del Movimento 5 Stelle, potrebbe costituire la sorpresa della ultim'ora.

I sondaggi Ipsos sulle elezioni regionali in Campania indicano uno scenario politico simile, dove il centrosinistra è davanti al centrodestra seppur di poco, con delle variabili che potrebbero sovvertire qualsiasi previsione elettorale. Ad oggi 15 maggio 2015 il candidato PD Vincenzo De Luca è compreso in una forbice che va dal 37% al 40%, mentre il governatore uscente di FI, Stefano Caldoro, è indicato tra il 33% e il 36%.

Le liste PD definite poco pulite -per usare un eufemismo da Roberto Saviano-l'incombente effetto della legge Severino in caso di vittoria ed elezione di De Luca che lo porterebbero a decadere dall'incarico immediatamente, sono due delle famose variabili impazzite. La terza è data dall'alto tasso di astensione: nelle ultime ore tutto ciò potrebbe non solo smentire il pronostico attuale, ma giocare nettamente a favore della candidata del M5S Valeria Ciarambino che è accreditata del 14%-17%, che altri sondaggisti danno però anche fino al 22%, e visto che non è stata convincente la gestione Caldoro, nessuna sorpresa è da scartare.