I sondaggi elettorali in occasioni delle elezioni GB 2015 hanno fatto un flop clamoroso, lo stesso che in Italia si era verificato nelle elezioni politiche 2013 quando il M5S era stato sottovalutato e non di poco, con il Pd di Bersani lanciato verso una larga vittoria: ma sappiamo tutti come finì. In occasione delle Elezioni Europee 2014, successe il contrario e forse condizionati dal precedente flop i sondaggi elettorali politici di quasi tutti gli istituti alzarono la mira sul M5S, sottovalutando il peso che l'annuncio degli 80 euro di Renzi potesse avere sui destinatari, oltre 10 milioni di cittadini.

Ennesimo flop, ma stavolta l'astensionismo elevatissimo e inatteso al Sud penalizzò il Movimento di Grillo e spinse il Partito Democratico votato come sempre dagli over 55.

Gli ultimi 3 sondaggi elettorali al 9 maggio 2015: a confronto Swg, Datamedia e Ixè

Saranno i campioni degli intervistati diversi, il fatto che si usi ancora la telefonia fissa, un metodo un po' retrogrado, sarà anche che l'elettorato indeciso è alto e decide all'ultimo momento, o più semplicemente che ci si diverte a deviare le previsioni, sta di fatto che anche i tre sondaggi elettorali che vi presentiamo adesso sono molto contrastanti specie sulla tendenza settimanale del M5S e sulla sua percentuale. Resta poi la solita anomalia Swg, che pone anche questa settimana e in modo ancora più ampio Forza Italia davanti alla Lega Nord e non lontana dal M5S, che a sua volta è stimato circa 3 punti sotto la media di tutti gli altri istituti.

Partiamo dai sondaggi elettorali SWG che viaggiano sempre un po' per i fatti loro. Il PD al 38,5% guadagna in una settimana l'1,2%, conseguenza di Expo e Italicum andate come voleva Renzi? Il M5S perde 1 punto e scende al 17,9%, qui non si capisce perchè. Forza Italia al 14,6% cresce dello 0,4% mentre la Lega Nord perde lo 0,5% e si attesta al 13,0%.

SEL al 4,0% sale dello 0,2%, al contrario di FDI-AN che scende al 3,8%. AP (Ncd+Udc) stabile al 3,2%.

I Sondaggi politici Ixè dicono tutt'altro: il PD al 36,9% sale ma solo dello 0,3%, qui cresce anche il M5S con la stessa variazione e sale al 19,7%. La Lega perde lo 0,3% e viene stimata al 13,6%, comunque nettamente davanti a FI che con l'11,8% torna a scendere dello 0,4%.

In aumento di consensi di due decimali, SEL al 4,6% e Fratelli d'Italia-An al 4,0%. Crisi nera per Area Popolare al 2,2%, in calo dello 0,2% e sempre più lontana dalla soglia di sbarramento del 3%.

Concludiamo con i sondaggi politici elettorali Datamedia: nonostante le variazioni siano come gli altri istituti relativi all'ultima rilevazione effettuata sette giorni fa lo scenario politico si muove molto poco. Il PD al 35,9% sale dello 0,3%, perde lo 0,1% il M5S che scende al 20,6%, Lega Nord stabile al 15,0% largamente in vantaggio su Forza Italia che al 12,0%, perde lo 0,4%. Come sempre vicine SEL e FDI-AN, 4,2% (+0,1%) per il primo, fermo al 4,0% il secondo. Qui sale invece NCD-UDC di tre decimali, ma se si votasse oggi alla Camera, con il 2,5% ne resterebbero comunque fuori.

Ma non è tutto, manca la chicca finale. Secondo Ixè Renzi perde un punto di fiducia e scende al 35%, peggio Salvini al 21% che ne perde due di punti. Stabili Grillo al 16%, Berlusconi e Alfano al 14%. Pronta la smentita: secondo DM invece, la fiducia nel Premier passa dal 37% al 39%, insomma è necessario che i sondaggisti italiani (come anche quelli esteri), si facciano qualche domanda.