Malgrado i suoi 53 anni, gran parte passati a cantare su numerosi palchi italiani e ad incidere dischi, il rocker fiorentino Piero Pelù ha ancora la tempra e la vivacità di un ragazzino. Oltre a una siluette invidiabile. Durante i concerti si conferma ogni volta un 'animale da palcoscenico', come se il tempo per lui non passasse mai. Così come si mostra a passo coi tempi bucando lo schermo nel Talent show The voice of Italy; sebbene qualche suo fan storca il naso nel vedere il suo mito in un simil format televisivo. E si mostra a passo coi tempi anche nell'usare i Social network, come ha dimostrato in più di un'occasione polemizzando contro il Premier Matteo Renzi.

Ora, il buon Piero - riunitosi da qualche anno con il chitarrista Ghigo Renzulli nei mitici Litfiba dopo una (dolorosa per i fan) separazione durata una decina di anni - punta il dito (e la tastiera) contro un altro Matteo, alter ego del Presidente del consiglio: Salvini. Il quale, altro assiduo utilizzatore della rete, non ha mancato di rispondergli. E tra i due è nato un battibecco.

Oggetto del contendere le ruspe contro i campi Rom

A scatenare la diatriba è stato il rocker fiorentino, che, in risposta alla proposta del leader leghista di mandare le ruspe contro i campi rom ha scritto sul proprio profilo Facebook: 'Ogni volta che Salvini parla di ruspe, vorrei che qualche ruspa andasse alla sede della Lega e di Radio Padania per raderle al suolo'.

Salvini ha così risposto: 'Oh Piero, Piero. Compagno democratico Piero. Ti abbraccio e ti sono vicino, più che di ruspe hai bisogno di aiuto'. Altra controreplica di Pelù: "Salvini abbocca come un luccio, basta usare le sue stesse parole contro di lui e subito si erge a baluardo di democrazia, proprio lui che con l'odio razziale ha fatto la sua fortuna".

Poi aggiunge che i campi rom sono un problema, ma andrebbero riconvertiti in abitazioni vere e proprie. Poi parla più in generale dell'incapacità della politica italiana e dell'Ue, andandoci giù duro: 'Il problema sta nel sistema politico nostrano corrotto, ladrone impunito, colluso con le mafie e Salvini con la sua Lega fanno parte in pieno di questo sistema ma per raccattare consensi parlano di moralità e scatenano le guerre tra poveri'.

Infine, afferma che con i leghisti condivide l'opposizione a Renzi, che definisce 'ducetto di Rignano', ma lui la fa da cittadino sulla sua pelle e non come loro con 'le mani impastate nel sistema marcio italiano'.

Vedremo se arriverà una controreplica da parte di Salvini. Voi con chi state? Credete siano giuste le considerazioni di Piero Pelù sulle soluzioni sbandierate dal leader del Carroccio?