Augusta, comune del siracusano sciolto per presunte infiltrazioni mafiose oltre due anni fa, dovrà attendere ancora due settimane prima di conoscere il nome del primo cittadino che la governerà per i prossimi cinque anni, ma già è avvenuta una importante scrematura tra i sette candidati alla poltrona più importante di Palazzo San Biagio. La notizia più importante emersa nelle prime ore è che al ballottaggio andranno Cettina Di Pietro, la candidata proposta dal Movimento 5 Stelle, e Niki Paci, candidato espressione di cinque liste civiche. Molto più indietro il preside Giambattista Totis, proposto dal Partito Democratico.

Non ci sono ancora commenti ufficiali da parte dei protagonisti di questa competizione elettorale.

Lo spoglio 

Quando ancora lo spoglio è in corso e i dati non sono definitivi, Cettina Di Pietro viene data con una percentuale che si attesta attorno al 32%, Niki Paci al 25%, Giambattista Totis al 13%. Saranno importanti nei prossimi giorni gli incontri in vista di eventuali alleanze, soprattutto da parte di Niki Paci, perché appare storicamente restio ad ogni forma di intesa con qualsivoglia sigla politica il Movimento 5 Stelle, che ha espresso la candidatura di Cettina Di Pietro. Troppo presto per avere dati relativi anche allo spoglio per il Consiglio comunale. Si tratta soprattutto di una secca sconfitta per il Partito Democratico del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che per oltre un decennio aveva guidato la città megarese prima dello scioglimento, attraverso la sindacatura di Massimo Carrubba, ultimo esponente espresso dalla politica prima dei commissariamenti regionali.

La percentuale dei votanti alle elezioni amministrative del Comune di Augusta, dove gli aventi diritto sono 32.129, è stata del 68,20% con un calo del 5,8% rispetto alla precedente tornata del 2008, in cui aveva votato il 74% degli elettori. Un aumento dell'astensionismo che rappresenta anche la cartina di tornasole della disaffezione della cittadinanza rispetto alla classe politica che l'ha governata.