Mentre continua il dibattito in Parlamento sulla riforma del sistema previdenziale, nessuna novità relativa alla discussione sull'Indulto e Amnistia. Si spera che, nei prossimi giorni, la situazione possa sbloccarsi anche a seguito dei 4 ddl presentati in Aula che contengono diverse misure a favore dei detenuti.

Importante iniziativa nella città di Secondigliano (Napoli)

Nel frattempo, nel carcere di Secondigliano (Napoli), è stata organizzata un'iniziativa con lo scopo di favorire l'inserimento lavorativo e sociale dei detenuti dello stesso penitenziario attraverso delle soluzioni alternative.

Questo progetto, dal nome 'Diventare cittadini: TrasformAzioni' ha il primario obiettivo di recuperare i mobili utilizzati nelle scuole, ormai dismessi, per essere riutilizzati grazie al lavoro dei detenuti nelle falegnamerie, i cui proprietari partecipano all'ammirevole iniziativa, secondo quanto riportato dal quotidiano on line avvenire.it. In questo modo, tutti i detenuti che ne hanno voglia potranno dare il loro fattivo contributo attraverso lo smontaggio e la lavorazione degli arredi, sotto la guida di maestri falegnami.

L'iniziativa è anche un percorso formativo per gli studenti

Questo progetto è sostenuto attivamente dagli Assessorati all'Ambiente e all'Istruzione del capoluogo partenopeo, con il supporto dell'Ufficio Scolastico della Regione Campania.

Questa idea è stata messa in pratica anche grazie al sostegno delle scuole, le quali, attraverso un percorso formativo per gli studenti, insegnano il modo per non sprecare i materiali trasformandoli in un nuovo mobilio per gli istituti scolastici. Ovviamente, questa è l'occasione per re-inserire i detenuti nel tessuto sociale della città.

Tutto questo mentre la situazione carceraria è piuttosto critica a causa delle difficili condizioni igienico-sanitarie delle celle in cui vivono i detenuti di molti penitenziari italiani. Da un'indagine statistica resa nota qualche tempo fa, si è evidenziato che 2 detenuti su 3 contraggono malattie più o meno gravi negli istituti di pena. Vedremo come e quando il governo Renzi deciderà di affrontare la problematica.