In numerose occasioni negli ultimi tempi Silvio Berlusconi è tornato a parlare in pubblico della situazione politica italiana sostenendo, tra le altre cose, che Matteo Renzi è malato di bulimia di potere e che in Italia, dopo tre premier non eletti dal popolo, è in atto una sospensione della democrazia.

Sempre secondo il leader di Forza Italia, Renzi starebbe imponendo con autoritarismo esagerato le riforme, tra le quali l'Italicum sarebbe solo l'ultima in ordine di tempo, e il premier starebbe creando così una piccola dittatura. Infatti, la nuova legge elettorale favorirebbe in maniera smodata il PD e, con lo sbarramento al 3%, polverizzerebbe l'opposizione.

La rottura del Patto del Nazareno

Berlusconi, tornando anche sul motivo della rottura del Patto del Nazareno, ha ribadito la scorrettezza di Renzi sulla scelta del capo dello Stato: l'accordo era sul nome di Amato (che avrebbe facilmente concesso la grazia a lui e a Dell'Utri), poi all'ultimo il premier ha imposto Mattarella. Inoltre, Renzi starebbe cavalcando un consenso fittizio, perché il 40% ottenuto alle Europee dell'anno scorso è in realtà solo un 20% (e Berlusconi, prevedendo giustamente un calo fisiologico del PD alle Regionali appena concluse, quando ha fatto queste dichiarazioni non poteva conoscere ancora la polemica scatenata dalla Bindi sull'"impresentabile" De Luca).

L'ex Cavaliere ha ribadito che non mollerà e che tutto il centrodestra deve trovare una alleanza programmatica per intercettare i consensi degli astenuti (46,1% è la percentuale aggiornata di questi alle ultime Regionali) e battere così la sinistra.

La questione migranti

Sempre secondo Berlusconi, un altro grande banco di prova che riguarda il governo è la politica estera e la vicenda libica e dei migranti in particolare: Renzi dovrà gestire l'arrivo di "milioni" di migranti. Non servirebbe un blocco navale, ma l'impiego di poche migliaia di forze speciali sulle coste libiche, con l'avallo dell'ONU, per poter distruggere le imbarcazioni degli scafisti e aiutare sul posto tutta la gente bisognosa.

L'ex Cavaliere ha anche aggiunto che alla fine aveva ragione lui quando sosteneva che non bisognava rovesciare Gheddafi, l'unico elemento veramente efficace per la stabilità della situazione libica.