Tutte le riforme dalla Scuola che si sono succedute nel tempo, sono state sempre oggetto di aspre polemiche. Quest'ultima del Governo Renzi sulla "buona scuola", già approvata dal Senato con 159 voti favorevoli e 112 contrari, è stata ugualmente contestata dai partiti di opposizione, con insulti rivolti al ministro Stefania Giannini. All'assemblea erano assenti quattro senatori della maggioranza. La legge di riforma proseguirà il suo iter alla camera dei deputati il 7 luglio 2015 per la definitiva approvazione.

Soddisfazione del ministro Stefania Giannini

Esulta il ministro Giannini sottolineando che per la prima volta si sfonda "il muro dell'autonomia", che la stessa definisce il punto qualificante della riforma stessa. Non tutti sono d'accordo su questo concetto ed i fermenti si notano con continue manifestazioni di protesta, in particolare dai sindacati della scuola. Cerchiamo di capire quali sono in sostanza i punti salienti di questa riforma.

Autonomia scolastica: seguendo le indicazioni della dirigenza scolastica, verrà elaborato un piano triennale. E' previsto, nell'ambito dello stesso, per le scuole elementari un potenziamento dell'inglese, musica ed educazione motoria. Per le scuole superiori, invece, è previsto l'insegnamento in materie non linguistiche in lingua straniera, storia dell'arte, l'educazione interculturale e la lotta alla dispersione scolastica.

Dall'anno scolastico 2016-2017 gli organici degli insegnanti diventano regionali, mentre i titolari di ruolo restano nella scuola dove sono in servizio. E' previsto anche un finanziamento di 126 milioni di euro per le necessità occorrenti, che verrà aggiornato tutti gli anni a settembre.

Piano straordinario di assunzione: verranno assunti in ruolo 100.000 dicenti provenienti dal concorso 2012 e dalle graduatorie provinciali in esaurimento, a partire dal prossimo settembre.

Questi ultimi potranno essere destinati ad accettare una cattedra anche in altre regioni.

La figura del super preside: organizzerà la squadra di docenti in base alla disponibilità di posti vacanti. Le chiamate dirette a partire dal 2016.

Avviamento al lavoro: punto molto importante è l'introduzione di 400 ore nell'ultimo triennio per gli istituti tecnici e di 200 ore di quello dei licei.

Curriculum dello studente: possibilità di introdurre materie opzionali nel piano di studio ordinario, in aggiunta a quelle già esistenti, e questo per un migliore indirizzo di future scelte scolastiche.

Altri aspetti della riforma: la riforma tratta anche della formazione e benefit degli insegnanti, di riorganizzazione territoriale, merito, precariato, scuola digitale, edilizia scolastica e donazioni e detrazioni.

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