Sorpresa del Movimento 5 Stelle in Campania che per la prima volta riesce ad assicurarsi 7 consiglieri regionali in Campania: Valeria Ciarambino, Luigi Cirillo, Tommaso Malerba, Gennaro Saiello, Luigia Embrice, Vincenzo Viglione, Michele CammaranoDopo le elezioni Valeria Ciarambino si dimette da Equitalia dove lavorava come impiegata.

I progetti dei pentastellati in Campania

Dalla wiki del movimento 5 stelle in Campania è possibile consultare i punti del programma per cui si batteranno i consiglieri del M5S: contrasto della criminalità nelle istituzioni, digitalizzazione in materia di sanità, pari opportunità, tutela dell'ambiente e del territorio, rilancio dell'attività agricola, riduzione dei costi dei trasporti e digitalizzazione dei testi per gli studenti, mobilità sostenibile, deroga al patto di stabilità interno, reddito di cittadinanza, accesso al credito per le famiglie e le imprese ecc., elenco che può essere ampliato attraverso le proposte degli iscritti alla wiki.

Beppe Grillo in una recente intervista a "La Cosa" ribadisce l'apertura del movimento su temi come il reddito di cittadinanza regionale, l'acqua pubblica, le rinnovabili e la lotta ad Equitalia; si dice però assolutamente contrario a formare alleanze stabili, posizione che il M5S ha sempre sostenuto dalla sua nascita.

Attacchi al neopresidente De Luca

Valeria Ciarambino ha già presentato un esposto alla Procura, diffidando Renzi e chiedendogli di sospendere De Luca così come impostogli dalla legge Severino a causa della condanna per abuso d'ufficio subita a seguito della denuncia dello stesso M5S. La Ciarambino assicura l'impegno del Movimento 5 Stelle affinché De Luca venga immediatamente sospeso e non gli sia lasciata la possibilità di nominare un vicepresidente che, da non eletto, potrebbe governare la regione per un tempo indefinito, visti i tempi della giustizia ordinaria.

La nuova consigliera regionale più che di quantità vuole parlare della qualità dei voti che definisce come "puliti e non comprati" e conclude dicendosi amareggiata per il fatto che il suo presidente è un condannato.