Continuano le proteste dei migranti sugli scogli di Ventimiglia, mentre anche la Svizzera chiude le frontiere. Renzi ostenta sicurezza parlando di un piano B, anche se ancora non è ben chiaro quale dovrebbe essere. La Francia e il resto d'Europa comunque non sembrano per niente intenzionati a spostarsi dalle loro posizioni: secondo loro, è l'Italia a dover risolvere il problema.

La posizione del premier

Renzi sfida l'Europa. Come si legge sul sito dell'ansa, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi ha auspicato una collaborazione tra Stati membri dell'Unione Europea per risolvere il problema tutti insieme.

Ma se questo non dovesse avvenire, il premier evoca un non meglio specificato "piano B". O meglio, il piano B consisterebbe nel fatto che dovremo cavarcela da soli, ma non è chiaro quali siano le modalità con cui Renzi intende risolvere la non facile situazione. Anche perchè dobbiamo fare i conti con le opposizioni, che non pare intendano rendere vita facile al governo su nessun argomento, figuriamoci su un punto così discusso. Infatti Salvini risponde: "Renzi è un vero fenomeno. Adesso scopre che cos'è l'Europa? Adesso dice che l'Italia fa da sola? Straordinario. E' un anno che noi lo diciamo prendoci solo insulti" (ansa.it). Dichiarazione che non fa certo prevedere una collaborazione della Lega, cosa comunque che nessuno credo si aspettasse su questo tema.

La dura posizione della Francia

La Francia continua a rimanere arroccata sulle sue posizioni, invocando le regole di Schengen. Il ministro dell'Interno francese Cazenueve ribadisce come secondo il suo governo sia l'Italia a doversi fare carico delle persone che arrivano, accettando la creazione di campi di smistamento gestiti dall'Ue con lo scopo di riconoscere velocemente quali siano le persone che realmente hanno il diritto allo status di rifugiato, per poi respingere coloro che devono essere respinti e procedere alla divisione dei rimanenti soggetti tra gli stati membri.

Intanto, anche la Svizzera ha chiuso le frontiere. La posizione dell'Unione Europea in merito alla questione è stata espressa per bocca del portavoce del commisario Ue all'Immigrazione Natasha Bertaud, che dichiara come la commissione stia monitorando la situazione delle frontiere. "Non siamo al corrente di piani B" (ansa.it) dice Bertaud in merito alle dichiarazioni del nostro premier.

La situazione sembra a uno stallo: da una parte i paesi confinanti si sono lavati le mani del problema, mettendoci nelle condizioni di dovercela sbrigare da soli. Dall'altra, è realisticamente difficile pensare che il nostro governo riesca a trovare una soluzione accettabile in tempi brevi, anche perchè con l'arrivo della bella stagione il numero di persone in arrivo è destinato ad aumentare. L'Italia deve anche fare i conti con le posizioni molto dure di alcuni partiti di destra, che non usano di certo mezzi termini nel dire come, secondo loro, sia più giusto occuparsi prima degli italiani e poi degli immigrati. Per non parlare poi dell'inchiesta mafia capitale, che è una spia di come funzionino le cose quando si tratta di solidarietà.

Vedremo quali saranno i dettagli del famoso "piano B", sperando che si tratti di un intervento incisivo ed efficace. Realisticamente, però, bisogna dire che una soluzione è ben lontana dall'essere trovata.