E' il 'Buona Scuola Day', quello che dovrebbe dare il via libera alla tanto contestata riforma renziana. Poche speranze per i docenti di assistere a qualche colpo di scena nonostante i conclamati 'mal di pancia' delle forze politiche che hanno dimostrato di non voler proprio digerire il contenuto del testo di legge.

Le forche caudine di Palazzo Madama minacciano di 'infilzare' il governo, ma la sensazione è quella che il DDL passerà indenne l'ostacolo, seppur duro, del Senato. In nottata, i senatori di Area Popolare, Quagliariello, Sacconi e altri, hanno chiesto al governo un incontro 'last minute', minacciando di non votare la fiducia: si vuole far chiarezza sulla minacciata diffusione della teoria sul gender, sul cui argomento il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, è intervenuto smentendo qualsiasi influenza nella scuola della discutibilissima questione riguardante l'educazione alla tolleranza sessuale.

News 25/6 DDL Buona Scuola: voto fiducia al governo, ecco cosa dovrebbe succedere

Alla fine, però, le defezioni si conteranno sulla dita di una mano: Mineo, Tocci, Ruta e Ricchiuti dovrebbero mantenere il loro 'NO' alla Buona Scuola, mentre sulla fiducia i 'bersaniani' capitanati da Miguel Gotor non potranno dire di no, perchè 'al governo non si può negare la fiducia...' e perchè qualche modifica chiesta è stata concessa.

Ci si aspettano diverse 'diserzioni' in aula, ma per Renzi non cambierebbe poi molto visto che non ci sarà bisogno della maggioranza, ossia del voto di 161 senatori, anche se il superamento di tale 'quorum' sarebbe un altro segnale importante.

 

Riforma Scuola già in calendario alla Camera il 7 luglio

L'ottimismo regna, perciò, 'sovrano' e un ulteriore segnale di sicurezza arriva dal calendario dei lavori di Montecitorio che ha già inserito in calendario la discussione del DDL 'Buona scuola' per il prossimo 7 luglio, sintomo di una maggioranza certa del superamento dell'esame del Senato e di una celere conclusione per l'approvazione della riforma scolastica.