Sono passati 4 mesi dagli ultimi sondaggi elettorali politici Demos. Oggi 22 giugno 2015 andiamo dunque a conoscere cosa è cambiato nelle intenzioni di voto, rilevando sorprendentemente che Forza Italia resta davanti alla Lega Nord. Intanto arriva dal suddetto istituto, l'ennesima conferma ai tanti sondaggi politici elettorali degli ultimi giorni, del netto calo del Pd e della rimonta del M5S che fa tremare Renzi.

Sondaggi elettorali Demos ad oggi 22 giugno 2015 

Renzi trema, così abbiamo titolato. In effetti dando uno sguardo alle intenzioni di voto Demos di 4 mesi fa, lo scenario politico elettorale che si palesa oggi, diceva tutt'altro.

Il PD valeva il 36,6% e veniva già da un calo di circa il 9% rispetto alla stima di un anno fa. Ora il partito del Premier è indicato al 32,2%, con il M5S che passa dal 20,4% del 28 febbraio, al 26,1% attuale. Il Movimento 5 Stelle ha rimontato in circa 4 mesi, ben il 10% dei consensi.

Le palesi difficoltà del Governo che rappresenta ovviamente il Partito Democratico in grande maggioranza, e le spaccature interne ad esso, sono in parte la causa del suo crollo, mentre il M5S ha saputo raccogliere e abbracciare le esigenze degli italiani, senza farsi coinvolgere come altri partiti politici, dai vari scandali che hanno coinvolto tanti esponenti. 

La Lega Nord al 14,0%, è salita del 2,5%, tuttavia si tratta di una delle stime più basse tra gli ultimi sondaggi elettorali di altri istituti.

Forza Italia viene indicata al 14,2%, in crescita dello 0,7%, Demos è l'unico sondaggista che non ha mai segnalato il sorpasso del partito di Salvini ai danni di quello di Berlusconi. Certo che a paragonare questa leadership nel centrodestra, con i dati delle intenzioni di voto Ixè di qualche giorno fa, c'è da non capirci nulla davvero.

Qual è la realtà?

Una breve rassegna sulle previsioni elettorali che riguardano le forze politiche minori. Crollo di Fratelli d'Italia-An che perde l'1,5% e scende al 3,3%. Demos non indica il dato di SEL, bensì effettua una stima alla voce Altri CSX, pari al 5,2%, in crescita dello 0,4%. Invariata la situazione di Area Popolare, l'alleanza NCD-UDC è indicata al 3,5%, in rialzo di appena lo 0,1%.