''Uomo e donna siamo nati' oppure 'Giù le mani dai nostri figli', 'Stop gender nelle scuole': questi erano soltanto alcuni degli slogan presenti nei cartelli e negli striscioni del secondo 'Family Day' che sabato pomeriggio ha riempito Piazza San Giovanni a Roma con oltre un milione di manifestanti che hanno detto no all'approvazione di una legge sulle unioni civili.

E' la teoria 'gender' a salire sul banco degli imputati, con un'accusa grave, quella di distruggere il futuro dell'umanità: una risposta chiara ed esplicita contro il tema dell'identità di genere e dell'omosessualità, di cui tanto si sta parlando, soprattutto in queste ultime settimane, abbinandolo alla riforma renziana 'Buona Scuola'. Stiamo assistendo ad un vero e proprio scontro su quello che viene definito un 'progetto folle', accusato di inquinare i cervelli dei nostri bambini: a questo proposito sono nati anche dei gruppi social su Facebook come 'Docenti e famiglie contro Gender e DDL Scuola'.  

Teoria 'Gender': in Germania bambini 'choccati' a scuola, presto anche in Italia?

Intanto a beneficio di tutti coloro che ancora non sanno che cosa si intenda per teoria 'Gender', chiariamo che si tratta di quel processo di costruzione culturale e sociale che si basa su comportamenti e caratteristiche (implicite o esplicite) associati a uomini e donne che finiscono per 'etichettare' ciò che è appropriato per un maschio o per una femmina. 
Il dibattito è aperto, perchè ciò che si vorrebbe far passare come 'educazione alla tolleranza' rischia di avere come scopo quello di cambiare l'identità sessuale di un individuo, sin dalla tenera età. 
In Germania, la teoria 'gender' è già diffusa e c'è il timore che anche qui in Italia possa prendere piede: sono stati denunciati dei casi particolarmente eloquenti come quelli di molti bambini rimasti 'choccati' dopo aver assistito a scuola ad una lezione sulla sessualità, dove sono stati esposti alcuni princìpi della teoria 'Gender'; molti di loro hanno addirittura chiesto ai genitori di non tornare più a scuola. 
Dalla parte opposta, invece, c'è di parla di discriminazione sessuale e di pregiudizi nei confronti dell'omosessualità e delle incertezze identitarie: chi difende la teoria 'gender' sono tutti coloro che sostengono che il 'voler cambiare sesso', non sia un capriccio o un gioco, ma perché, all'improvviso, ci si rende conto di sentirsi prigionieri di un 'corpo sbagliato'.

Scuola e teoria 'Gender': scontro politico in vista?

Si prevede un accesissimo scontro politico e sociale. Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi è intervenuto per difendere il ddl Cirinnà, quello sulle unioni civili e sulle adozioni gay. 'Quella piazza ha chiesto più attenzione per la famiglia e bisogna ascoltare quel coro, ma ci sono anche tante coppie omosessuali che meritano di essere ascoltate'.
Di parere opposto il Nuovo Centro Destra che, dopo la clamorosa manifestazione di Piazza San Giovanni, promette battaglia in Parlamento: 'Da martedì in commissione - punta il dito Carlo Giovanardi - sentirò la responsabilità e la forza di combattere una battaglia giusta'.
Gaetano Quagliariello promette una durissima opposizione parlamentare: 'Molti di noi rappresenteranno le istanze urlate da quella piazza'. Maurizio Sacconi rilancia: 'Da sabato scorso, qualcosa è cambiato. Non possiamo fingere di non vedere un'Italia tradizionalista, ma, nello stesso tempo, accusata di essere omofoba'.