Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il premier greco, Alexis Tsipras, hanno cominciato ieri il dialogo per arrivare a un accordo e sbloccare gli aiuti finanziari alla Grecia prima di arrivare al default. Ma ci sono alcuni punti sui quali i due leader non riescono a incontrarsi.

Prima di tutto, la Grecia chiede all'Europa un margine più ampio per potere realizzare politiche sociali e questo comporta un riduzione delle prospettiva di crescita dell'1% del Pil di quest'anno al 2% nel 2016. L'obiettivo anteriore era del 3% e del 4%. La Grecia ha affermato che sia Francia che Germania la sosterranno in questo proposito. 

Il secondo aspetto è la riforma del lavoro. Bruxelles vuole bloccare le pensioni e applicare nuove regole per una riduzione graduale delle stesse. In questo modo si potrebbero ridurre almeno un minimo i costi della spesa pubblica. 

Il terzo punto riguarda l'Iva.

La Grecia vuole mantenere tre modalità, il 6%, l'11% e il 22%, per raccogliere circa un miliardo di euro. Ma da Bruxelles premono per avere solo due tipi di Iva e chiedono un importo di 2 miliardi di euro.