Le elezioni regionali avutesi nella giornata del 31/5, anche se in genere considerate da tutti come elezioni di secondo ordine per via della loro importanza, nettamente minore rispetto alle Elezioni politiche, sono state fondamentali per capire meglio l'assetto politico-partitico, che si dimostra sempre più frammentato nell'Italia di oggi.

Il Nord in mano al centro-destra

A gran sorpresa infatti il centro-destra con il braccio destro di Berlusconi Giovanni Toti ha strappato alla sinistra la Liguria, contro ogni pronostico, ottenendo il 34% dei voti.

Raffaella Paita (candidata del Pd in Liguria) si difende dicendo che la sinistra si sarebbe dovuta presentare compatta ed unita come ha fatto sempre e che evidentemente la scissione avutasi con il civatiano Luca Pastorino (che ha ottenuto il 9,41% di voti) ha influito enormemente sul risultato elettorale, portando alla vittoria il centro-destra di Giovanni Toti che, contrariamente al PD, si è mostrato unito.

L'unico vero vincitore di queste elezioni regionali (così definito da molte testate giornalistiche) è stato il governatore del Veneto Luca Zaia, che infatti si è riconfermato governatore con un'affluenza alle urne del 57,16% (la più alta di tutta Italia) e con la percentuale di voti ottenuti più alta d'Italia; il governatore leghista ha infatti ottenuto il 50,08% dei voti, contro il 22,74 % della candidata del PD Alessandra Moretti.

Sarà forse la Lega, (finita l'epoca di Forza Italia), l'unica valida alternativa al governo Renzi? O sarà forse il Movimento 5 Stelle? Questo nessuno ancora lo sa, dipenderà molto dalle coalizioni che faranno i due partiti, ma una cosa è sicura: il PD ha perso consensi e comincia a preoccuparsi.

Il centro-Sud rimane al PD

Nelle altre regioni: Umbria, Marche, Campania, Puglia, Toscana, si è invece confermato vincitore il Partito Democratico, pur dimostrando uno scarso margine di consensi, a differenza invece delle ultime elezioni europee, che furono viste come le elezioni che una volta per tutte legittimavano il Partito Democratico di Renzi.

Il risultato più importante ai fini dell'analisi del sistema politico italiano oggigiorno è stato senza ombra di dubbio quello riportato dalla Lega Nord di Matteo Salvini, che si è a tutti gli effetti legittimato leader nazionale del centro-destra, superando notevolmente Berlusconi in tutte le regioni.