Rimangono nel calendario dei lavori settimanali previsti al Senato le discussioni dei quattro ddl sulla riforma della Giustizia, relativamente all'Indulto e all'Amnistia. Si tratta di 4 proposte di legge, presentate nei mesi scorsi, che hanno l'obiettivo di risolvere le varie problematiche che sono presenti nella stragrande maggioranza dei penitenziari italiani. L'esame di queste proposte avviene all'indomani di un'interrogazione parlamentare, avvenuta lo scorso 7 luglio, grazie all'iniziativa degli onorevoli Pagliari e Lo Giudice, i quali hanno comunicato al Ministro della Giustizia che 'si sta vivendo una situazione drammatica nel carcere di Parma, struttura che dovrà ricevere altri 15 detenuti provenienti dal penitenziario di Padova'.

Il trasferimento di altri detenuti dal carcere di Padova a quello di Parma creerebbe molti problemi

La questione appare drammatica, da quanto è stato comunicato da Roberto Cavalieri, Garante dei diritti delle persone del Comune di Parma, il quale evidenzia che l'eventuale trasferimento di un numero ulteriore di detenuti provocherebbe un peggioramento delle condizioni di vita dei carcerati che si trovano all'interno della struttura penitenziaria di Parma. Un'indagine statistica effettuata nei mesi scorsi ha rilevato una problematica di una certa importanza: due detenuti su tre risultano affetti da patologie che, in una buona parte dei casi, sono abbastanza gravi. Oltre a questo, si evidenziano fatti negativi come quello avvenuto nel carcere di Sollicciano (Firenze), nel quale un detenuto di 55 anni è morto a causa dell'ingestione di più medicinali che gli hanno provocato un infarto, secondo quanto riportato dal quotidiano on line repubblica.it, nella sezione della cronaca di Firenze.

Esempio da seguire nel carcere di Secondigliano (Napoli)

È pur vero che ci sono degli esempi da seguire in alcune strutture penitenziarie. Basti ricordare quanto riportato in un precedente articolo relativo ad un'iniziativa organizzata nel carcere di Secondigliano (Napoli) dove, grazie all'impegno di molti detenuti e all'aiuto di diversi artigiani della città, si stanno ripristinando alcuni mobili di diversi plessi scolastici per poi essere riutilizzati all'interno di scuole che ne hanno necessità.