Anche se il problema sovraffollamento non è del tutto risolto, come del resto ha spiegato più volte anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando che sta lavorando alla riforma del sistema carcerario mentre a Palazzo Madama restano ancora nel programma dei lavori i ddl per indulto e amnistia, continuano a diminuire i detenuti negli istituti penitenziari. Secondo i dati relativi al 30 giugno scorso, nelle carceri italiane sono presenti 52.754 che stanno scontando una pena o che sono ancora in attesa di giudizio. Una situazione che dunque continua a migliorare anche se rispetto alla capienza regolamentare prevista ci sono ancora tremila detenuti in più.

Ma non va dimenticato che appena tre anni fa le persone affollate in carcere erano più di 65.000.

Carceri, Antigone: cala il numero dei detenuti ma resta la situazione di sovraffollamento

Questi alcuni dei dati contenuti nel nuovo dossier di Antigone, illustrato oggi a Roma, sulla situazione delle carceri in Italia e sul rispetto dei diritti dei detenuti. Non c'è dubbio che a fare segnare questo miglioramento almeno in termini di affollamento sono state le nuove leggi e i diversi decreti messi in campo in questi anni dai governi Monti, Letta e Renzi. Da segnalare, in particolare, la legge sulla detenzione alternativa al carcere e il decreto svuotacarceri che porta la firma del ministro Orlando che ha praticamente concesso uno sconto della pensa del 10%, una sorta di "mini indulto".

Nulla da fare invece per quanto riguarda amnistia e indulto, che non sono di competenza governativa ma parlamentare e che da più di due anni sono all'esame della commissione Giustizia del Senato della Repubblica, guidata dal presidente Francesco Nitto Palma (Forza Italia) dove però ancora non c'è stata la svolta tanto auspicata dai detenuti.

Il Governo Renzi dice no a indulto e amnistia ma lavora alla riforma del sistema penitenziario

"Le riforme messe in campo a partire dal 2012 e consolidate di recente - ha spiegato nel rapporto sulle carceri l'associazione Antigone - hanno prodotto finalmente una situazione di minore affollamento". Anche grazie ad alcune modifiche delle norme che disciplinano l'applicazione delle misure cautelari in carcere la popolazione carceraria sta ulteriormente diminuendo.

"Gli imputati presunti innocenti, sono il 33,8 % del totale della popolazione detenuta, nel 2010 si attestava al 43,4%". Ma ancora c'è molta carcerazione preventiva in Italia, "sempre troppo - sottolinea infatti Antigone - rispetto al dato europeo". Questi i dati che confortano anche il Governo Renzi che resta contrario a misure straordinarie come indulto e amnistia perché ritiene che la situazione d'emergenza è praticamente risolta con provvedimenti ordinari. Per migliorare invece la situazione generale l'esecutivo punta alla riforma del sistema penitenziario.