Venti di normalità in Grecia? Dopo tre settimane le banche greche sono tornate a funzionare, ma il Paese è ancora nell'occhio dell’uragano. L’applicazione dell’IVA ha provocato l’aumento dei servizi e dei prodotti alimentari. Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, dovrà affrontare nuove e difficili sfide per fare ripartire davvero l’economia greca. Lo scorso venerdì ha presentato un “rimpasto” del governo, dopo lo scontro aperto con il suo partito Syriza. Tutti lo vedono come il grande traditore degli interessi nazionali, persino lo stesso alleato ed ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, ma quante altre opzioni aveva il giovane premier? 

Perdite economiche

Senza alcuna liquidità nelle casse dello Stato, il governo di Tsipras si è visto costretto a limitare il ritiro di soldi dalle banche a 60 euro al giorno. Le perdite economiche sono state calcolate in circa 3 miliardi di euro, circa 1,8 miliardi di importazioni paralizzate, 240 milioni di esportazioni ferme e circa 600 milioni persi nella piccola e media industria. La Camera di Commercio e Industria sostiene che sono in sospeso circa 6 miliardi di transazioni commerciali. 

Nuovo team

Nel cercare di trovare una via di uscita, Tsipras ha scelto di riorganizzare il team di lavoro: ha nominato nuovi ministri, lasciando fuori dal governo chi non approva l’accordo siglato con l’Eurogruppo. Per la guida del ministero dell’Energia ha scelto Panayotis Lafazanis; come ministro del Lavoro ha nominato Yorgos Katrugalos, fino ad oggi viceministro. La sostituzione di Lafazanis era uno dei cambiamenti più attesi nel governo greco. L’ex ministro era rappresentante di Piattaforma di Sinistra, la corrente più radicale di Syriza, ferrea oppositrice delle politiche di austerità. Anche il portavoce del governo sarà un volto nuovo: Olga Yerovasili.

In cerca di unità

Inoltre, la “rottamazione” del governo di Tsipras ha lasciato spazio per un nuovo socio del partito nazionalista Greci Indipendenti. Si tratta di Pavlos Jaikalis, un attore comico che ha avuto esperienza in politica nel ministero di Assistenza sociale. Il gesto è stato tradotto come una ricompensa per la fedeltà dei Greci Indipendenti alla proposta del governo in Parlamento. Con queste riforme Tsipras cercherà di unificare l’esecutivo per potere compiere le negoziazioni con i creditori. Il Parlamento greco si riunirà il prossimo mercoledì per votare un nuovo pacchetto di riforme del Codice civile. 

Gli errori di Tsipras

Per l’economista Sergi Cutillas, membro dell’Osservatorio del Debito della Globalizzazione (Odg), il sì di Tsipras alla proposta dell’Eurogruppo ha danneggiato irrimediabilmente la sua credibilità politica, mettendo a rischio la coalizione di governo. Il popolo greco ha votato “no” nel referendum con la speranza di essere ascoltato, e ora si trova tradito e sconcertato. “L’accettazione delle terribili condizioni imposte dai creditori – spiega Cutillas – sono un modo disperato di evitare il collasso finanziario del Paese”. Secondo l’analista, Tsipras è stato onesto durante questi pochi mesi di mandato. “Certo è che quello che è accaduto in questi mesi è stato frutto di aggressioni e ricatti. La riflessione utile è se, arrivati a questo punto, si sono minimizzati gli effetti negativi di questi attacchi”, ha detto Cutillas

Partita persa

ln un’intervista alla tv greca, Tsipras ha detto che accetta di “essere accusato di illuso, ma non traditore”. Ha accettato la proposta perché non c’era nessun altro piano per affrontare la mancanza di liquidità nelle banche “Il problema – dice Cutillas – è che è andato a giocare una partita di carte, con una mossa rischiosa, senza avere nessun trucco da giocare”.