Prosegue incessante il dibattito in Parlamento sulla riforma della Giustizia. In particolare, si continua a discutere delle quattro proposte di legge depositate sul tema dell'indulto e dell'amnistia. Questa discussione si inserisce in una situazione che appare drammatica, relativamente alla situazione delle carceri dopo i due suicidi che si sono verificati nella struttura di Regina Coeli di Roma. Si ripresenta così la problematica sulla carenza di personale della polizia penitenziaria, situazione ormai diffusa in molte delle carceri italiane. Oltre a questo, il dibattito è incentrato anche sulle pessime condizioni igienico-sanitarie presenti all'interno delle stesse.

In un precedente articolo è stata evidenziata questa tragica situazione che dovrà essere risolta nel più breve tempo possibile.

Orlando: "Siamo passati da 66 a 52mila detenuti in circa due anni e mezzo"

Altra problematica da evidenziare è quella del sovraffollamento carcerario alla quale cerca di porre rimedio il partito dei Radicali Italiani che cerca, a tutti i costi, di far approvare al governo Renzi quelle misure di indulto e amnistia, auspicate da molti. Non la pensa alla stessa maniera Andrea Orlando, ministro della Giustizia, il quale evidenzia che "in questi ultimi anni sono stati fatti passi da gigante con un trend al ribasso pressoché costante della popolazione carceraria. Siamo passati da 66 a 52mila detenuti in circa due anni e mezzo", secondo quanto evidenziato dal sito it.radiovaticana.va.

Orlando: "Netto miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri italiane"

Orlando prosegue nella sua dichiarazione sottolineando che "allo stesso tempo, i posti disponibili nei penitenziari italiani erano 45mila mentre ora sono diventati 49mila.Un netto miglioramento sul fronte delle condizioni di vita nelle carceri.

Non ci dobbiamo fermare così. Il sovraffollamento è stato un grosso problema che ci ha impedito di concentrarci sui trattamenti dei detenuti. A questo punto dobbiamo porre l'attenzione su questo". Vedremo come il governo Renzi deciderà di intervenire in merito alla riforma della Giustizia.