La Camera dei Deputati ha deciso lo stop dei vitalizi per alcuni ex parlamentari ed ha diramato la lista di coloro ai quali sarà revocato permanentemente. Basta, dunque, al cospicuo vitalizio mensile per dieci deputati condannati. Il Parlamento ha revocato l'indennità motivando la scelta a causa dei gravi reati che sono stati commessi dai funzionari citati nella lista. Anche il Senato ha deciso per la revoca dei vitalizi per otto senatori. La decisione ha avuto parere unanime dal personale degli Uffici di Presidenza dei relativi organismi in questione.

Il provvedimento varato ha un retrogusto amaro, poiché colpisce una percentuale veramente bassa, lo 0,6%, dei politici che hanno subito condanne. Il motivo si può riscontrare nel fatto che non è possibile l'accertamento delle condanne definitive, dato il limite del casellario giudiziale attivo solo fino a 80 anni.

Una delibera, questa, che risparmia dalla perdita della rendita tutti coloro i quali sono stati riabilitati, con il risultato di una doppia beffa, in quanto il provvedimento ha natura temporanea. Lo stop ai vitalizi farà rientrare nelle casse dello Stato circa 60 mila euro al mese, che in un anno sono più di 750 mila euro, per un totale, comprese le ritenute fiscali, di più di 1 milione di euro.

I nomi dei Deputati e Senatori che non percepiranno più la pensione integrativa sono: Massimo Abbatangelo (ex deputato di Msi), Giancarlo Cito (ex sindaco di Taranto, ex Msi, oggi in Fi), Robinio Costi (ex Psdi); Massimo De Carolis (ex Dc); Francesco De Lorenzo (ex ministro della Sanità, ex Pli); Giulio Di Donato (Ex Psi); Pietro Longo (Ex Psdi); Raffaele Mastrantuono (Ex Psi); Gianstefano Milani (ex Psi) e Gianmario Pellizzari (ex Dc).

Protestano i parlamentari del Movimento 5 Stelle che tramite il grillino Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, fanno sapere il loro dissenso: "Su 1.543 ex Deputati che continuano ingiustamente a ricevere il vitalizio, a volte superiore a 3 mila euro al mese, solo in 10 saranno soggetti alla sospensione. 10 sfigati che non avevano alle spalle un partito che li proteggesse, mentre tanti altri condannati, che hanno avuto la fortuna di non vedere il loro reato inserito nella delibera, sono tutti salvi. Quei 10 mi fanno quasi pena".